PAJOLA, "MI PIACEREBBE RESTARE IN VIRTUS TUTTA LA CARRIERA E CERCARE DI VINCERE"
Le parole di Alessandro Pajola a LBATV, nel giorno del suo esordio in Nazionale.
"Quando ho capito di essere da serie A? Non c'è stata una partita in particolare. E' stato un processo di crescita partendo dalla A2 con Ramagli e poi in A1 già con lui. E' andata partita per partita.
Sono molto orgoglioso di poter vincere con la squadra, non guardo cifre o statistiche. Quello che mi rende orgoglioso è essere stato primo in classifica l'anno scorso.
Tutto questo l'ho conquistato giorno per giorno con il lavoro duro, arrivando a casa ogni giorno da allenamento con qualcosa in più, lavorando per la difesa: mi piace rubare palloni, perchè il canestro più facile viene dopo una difesa vincente, e ogni rubata sono due punti.
Credo che l'avversario più difficile sia stato Mike James, ma anche Curtis Jerrels, difficile stargli dietro.
Punti deboli? Devo migliorare in attacco, vicino e lontano da canestro, e migliorare nel playmaking.
I compagni? Mi danno una mano, da anni sono sempre il più giovane della squadra e io cerco di imparare da ognuno di loro, cerco di rubare dai più esperti le loro migliori caratteristiche. Cerco di imparare da Teodosic e Markovic come fatto da Lafayette.
Penso che essere una bandiera Virtus possa essere una opportunità, per me che sono cresciuto in queste giovanili, e per poter stare qua per tutta la carriera e cercare di vincere.
Cosa mi diverte? Tutto, sono felice quando gioco, ovviamente più quando si vince, ma stare in campo è la cosa più divertente.
Il tifo? E' un supporto che c'è sempre stato. Ho imparato a conoscere il pubblico con il tempo, mi danno supporto, peccato non averli adesso con noi. Non mi danno pressione, mi danno aiuto.
Fuori dal campo? Mi piace mangiare più che cucinare, nel lockdown ho cercato di imparare dalla mia ragazza, abbiamo fatto pizza e pane. Mi piace leggere, guardare film, ascolto musica e quando è possibile esco con gli amici. Sono tranquillo, altruista, cerco di pensare agli altri prima che a me stesso, ma sono anche molto permaloso, se devo dire una cosa negativa."
(foto FIBA Europe)