STEFANO COMUZZO, "UNA VITA DA MEDIANO"
Stefano Comuzzo è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.
"Nella stagione 2001-02 Boniciolli mi chiamò per fargli da assistente alla Effe targata Skipper. Fu una annata faticosissima, un continuo lavoro sul video per la serie A e per l'Eurolega, studiando tutte le caratteristiche dei giocatori. Potevano trascorrere giornate intere senza che dormissi un minuto. L'unico svago che mi concedevo era una cena al venerdì sera al ristorante di Ugo Bartolini, a Rivabella. Tigelle, crescentine, tagliatelle al ragù, gramigna alla salsiccia: sapevo il menu a memoria. E nelle serate di particolare stanchezza avevamo un rito consolatorio tutto nostro: un bel sigaro con il rum.
Dopo l'esperienza nella nazionale kazaka, a Udine e a Bologna, Boniciolli mi richiamò alla Fortitudo nell'estate del 2015. La prossima sarà per me la settima stagione in biancoblu. Non ho mai pensato che fare l'assistente fosse un ripiego o meno importante. Sono sempre stato abituato a lavorare e a correre anche per gli altri. In questi anni lontano da casa, la chitarra elettrica è stata una mia fedele compagna. Amo suonare i Dire Straits, però forse la canzone che rappresenta meglio la mia carriera è 'Una vita da mediano' di Ligabue"