ALIBEGOVIC: PER LA MIA FAMIGLIA LA FORTITUDO E' IMPORTANTE, IO HO SCELTO UN PERCORSO DIVERSO
Amar Alibegovic è stato intervistato dalla Virtus in occasione del derby.
La sua intervista, pubblicata sul “match program” che la società manda in esclusiva ai propri abbonati
“Il derby vale molto per me, essendo cresciuto in una casa fortitudina, con entrambi i miei genitori e mio fratello più grande cresciuti nell’ambiente Fortitudo. Per la mia famiglia la Fortitudo è stata importante, io però ho scelto un percorso diverso. È una partita bella e sentita per tutta la mia famiglia ma io sono pronto per dare tutto quello che posso per aiutare la Virtus a vincere.”
Il derby di Bologna fa storia a se e storicamente è stata da sempre una partita nella quale i valori in campo contavano fino ad un certo punto. Una partita che non si decide solamente dal punto di vista tecnico: “In una gara del genere serve un po’ di spensieratezza giovanile ma anche l’esperienza. Serve tanta energia, soprattutto mentale, dall’inizio alla fine. È una partita completamente diversa da tutte le altre in stagione, serve un’energia particolare per giocarla.”
Papà Teo, protagonista con la Fortitudo da giocatore e poi da dirigente, ha da sempre trasmesso al figlio Amar l’essenza del derby di Bologna, che il numero 7 bianconero spiega così: “È sempre una bella partita da vedere, sicuramente il derby più bello d’Italia ma non solo. Affascinante ovviamente anche per il pubblico, per i tifosi: mi ricordo, quando ero più piccolo, che in occasione del derby di Bologna si creava sempre un’atmosfera particolare. Questa volta non ci sarà il pubblico purtroppo, per una partita che ha sempre portato tanta elettricità nell’aria. Vivere tutto questo è bellissimo. Mi dispiace tantissimo non avere i nostri tifosi con noi e a maggior ragione cercheremo di portare a casa la vittoria per renderli felici ed orgogliosi.”
Una partita speciale, una partita che guardi per la prima volta e non te la dimentichi mai: “Il primo derby che ho visto è stato in casa della Virtus, quando mio padre ricopriva il ruolo di GM in Fortitudo. Ero con mia mamma, talmente piccolo che quasi non riuscivo a vedere quello che succedeva, infatti mi alzavo anche io ad esultare. Tutta la gente era in piedi, mia mamma ogni tanto si avvicinava per calmarmi ma poi anche lei si agitava ad ogni azione. È stata un’esperienza incredibile che non dimenticherò mai.
(foto Virtus Pallacanestro)