Kenny Hasbrouck è stato intervistato dal Resto del Carlino. Un estratto delle sue parole.

Il dato più bello e allo stesso tempo più rassicurante per noi, per il club e per i tifosi è che le nostre quattro vittorie sono state ottenute da tutta la squadra e non grazie alle prestazioni di qualche singolo. Tutto questo non è casuale ma dipende dal fatto che fin dal primo giorno ci siamo allenati bene sapendo che avevamo una responsabilità importante: riportare la squadra in serie A.
Chi potrà fermare la Effe? Spero nessuno, ma se si spera e basta non si fa tanta strada. Dobbiamo essere i primi a pensare che ogni vittoria non sia un qualcosa di scontato, ma una conquista e un traguardo non improvvisato, ma frutto di una preparazione quotidiana.


La differenza tra la Virtus e la Fortitudo? Non posso non perché non voglio, ma perché non sarei obiettivo. In entrambe le mie esperienze alla V nera il momento non era dei più facili e le aspettative erano superiori al valore della squadra, mentre qui in Fortitudo c'è tanto entusiasmo e non c'è differenza tra il nostro talento e il traguardo da raggiungere. Posso dire che la
società per organizzazione per tutte le questioni che le competono non ha nulla da invidiare ai club della serie A.


I tifosi? Sono meravigliosi. Mi ritengo fortunato ad essere venuto alla Fortitudo e avere un sostegno simile. Sapevo del loro calore, ma sono rimasto sorpreso perché era inimmaginabile l'affetto che hanno nei confronti della squadra.

( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91