Il tifoso doc Andrea Mingardi è stato sentito da Luca Muleo per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Abbiamo meritato di essere primi in classifica e quindi è un peccato che questa cosa non venga riconosciuta in qualche modo. Anche la Fortitudo ha disputato un'ottima annata dopo il ritorno in serie A. Speriamo si possa ricominciare presto, sarebbe un segnale importante per tutto.
Il derby? Per me non c'è stato e non lo dico nè per accarezzare i miei amici fortitudini e nemmeno ironizzando. Intendo dire che la Fortitudo non è riuscita a entrare in campo, una delle loro caratteristiche è l'aggressività, una sorta di coraggio che viene da una storia che stavolta, da neopromossa, non è riuscita a mettere in gioco.
La stagione Virtus? La prima dopo tanti anni in cui la proprietà e la parte tecnica hanno dimostrato di saper puntare ai vertici della pallacanestro nazionale e internazionale. Le scelte di Djordjevic sono state tutte azzeccate, poi questo virus maledetto ci ha tappato le vite e anche i cesti. Ho visto il tiro da 4, la Coppa Campioni, le retrocessioni e i fallimenti, le nascite e le resurrezioni, l'arrivo di Zanetti e il lavoro di Baraldi, tutto mi sembrava clamoroso. Purtroppo è niente rispetto a ciò che viviamo oggi quotidianamente.
Djordjevic, Markovic e Teodosic hanno dato a questa squadra qualcosa in più. Mi raccontava un dirigente che tutti i giocatori hanno il naso ammaccato, ho chiesto il perchè e mi ha risposto che i passaggi di Milos in allenamento sono così veloci e imprevedibili da non riuscire a prenderli se non in faccia. La sua imprevedibilità, che ha come denominatore comune la classe nel passare la palla seconda nemmeno a quella di Ginobili, ha fatto diventare la Virtus un team solido. Che potrà perdere in futuro qualche partita, avere dei momenti no, ma sarà sempre in condizione di poter vincere contro chiunque"

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