I MANETTI BROS: TIFIAMO FORTITUDO, SAREBBE BELLO COLIANDRO AL PALADOZZA
Nella prima puntata de “l’ispettore Coliandro”, andata in onda mercoledì sera, non è passato inosservato un personaggio – interpretato da Gigi Sammarchi – con il cappellino Fortitudo.
In merito Luca Bortolotti su Repubblica ha intervistato uno dei due registi della serie, i fratelli romani Antonio e Marco Manetti, ovvero i Manetti Bros.
Un estratto delle parole di Marco Manetti.
Noi ci siamo dichiarati, siamo tifosi Fortitudo e non dobbiamo fare par condicio. Tra l'altro mercoledì durante la partita di coppa della Virtus leggevo tweet di tifosi bianconeri che dicevano "Coliandro ci porta fortuna", ma mica volevamo farlo. Comunque anche nella prima stagione c'è una scena in cui si vede un bar pieno di stemmi biancoblù e una partita della Effe alla tv.
Da dove nasce il tifo per la Effe? Da amanti degli sport americani, considerando che la fede calcistica era già per la Roma, arrivati a Bologna a girare la serie volevamo vivere la città, e qui il basket è amato in modo viscerale.
Chiedendo in giro, ci è sembrata più vissuta, perlomeno più evidente, la passione per la Fortitudo. All'inizio è stata una scelta leggera, poi abbiamo iniziato ad andare a palazzo, sperimentato la Fossa che è il tifo più emozionale d'Italia e ti fa sentire parte di un gruppo, siamo diventati molto amici di Boniciolli, e quella stagione con una cavalcata finale appassionante ci ha fatto diventare tifosi veri. E sofferenti.
In futuro potrebbero esserci scene girate al PalaDozza? Ci piacerebbe aggiungerlo tra i luoghi di Bologna nella serie. Siamo stati contattati sia dalla Fortitudo che dai gestori del palasport, sono disponibili, ne riparleremo per le prossime stagioni se la serie verrà rinnovata.
Ci piacerebbe prima o poi fare qualcosa con e sulla Fortitudo. Da appassionato di football vorrei una cosa tipo "Panico nello stadio" (film con Charlton Heston su un attentato al Super Bowl, ndr) o comunque sulla scia degli action movie americani ambientati sullo sfondo dello sport, portato nel nostro basket. Il sogno sarebbe una cosa così qui, con una sequenza di suspense finale girata al PalaDozza mentre gioca la Effe, coi giocatori in scena.