AMOROSO: E' L'ANNO DELLA FORTITUDO, SI E' VISTO CONTRO FORLI'. ANCHE SE LA PROMOZIONE DIRETTA TI CREA UN DANNO
Valerio Amoroso, doppio ex di Roseto e Fortitudo, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.
Non voglio portare male a nessuno, ma questo è l'anno della Fortitudo.
Si è visto nella gara contro Forlì. Al PalaDozza l'Unieuro ha disputato una gara dura e tosta fino al supplementare, però non è bastato. Tutto dipende sempre dalla Fortitudo.
La partita a Roseto? Sarà una festa, considerando il gemellaggio tra le tifoserie. Poi in campo sarà partita vera. Roseto è reduce da una vittoria netta e importante contro Ferrara. Sarà carica e vogliosa di dare continuità a quel successo. A Verona ha perso solo dopo un supplementare. La Fortìtudo si dovrà aspettare una squadra con il coltello tra i denti.
Dopo la sconfitta di Treviso la Fortitudo è lanciata verso il primo posto? Se la Fortitudo dovesse vincere lo scontro diretto con Treviso il 27 gennaio, la corsa al primo posto sarebbe definitivamente compromessa per le altre pretendenti alla A. Sarebbe giusto così. La Fortìtudo ha dominato anche in campi difficili come Treviso e il nostro, dimostrando di essere la più forte. Si potrebbe pensare che durante il periodo della Coppa Italia potrebbe accusare un po' di stanchezza, però l'Aquila è uno squadrone. Merita la Serie A.
Gli obiettivi di Montegranaro? Il nostro obiettivo è vincere domenica contro Cagliari e conquistare l'accesso alle finali di Coppa Italia, che organizziamo come società. Ora siamo terzi a sei punti dall'Aquila. In futuro punteremo anche più in alto. Oggi siamo una squadra di scommesse, con alcuni giocatori talentuosi e altri in cerca di riscatto dopo una recente stagione non ottima. Penso a Traini, a Mastellari, a Palermo. I cambi dei nostri lunghi sono giovani che stanno rispondendo benissimo. Ci possono stare alcuni alti e bassi.
Sarebbe contento della promozione diretta della Fortitudo? Sarei contento per loro perché lo stanno meritando. Poi io avrei cambiato le regole. La promozione diretta dopo la regular season provoca un danno a chi investe tanto perché toglie gli incassi dei playoff. Sarebbe stato meglio prevedere una final four in coda ai playoff con le due finaliste matematicamente promosse in A e le due perdenti a contendersi il terzo posto a disposizione in uno spareggio.