COMUNICATO FDL: CHE FUTURO HA LA FORTITUDO?
HA UN FUTURO LA FORTITUDO?
Gli ultimi avvenimenti in casa Fortitudo ci rendono impossibile il voltarsi dall'altra parte celando il malcontento che ci attanaglia.
In questi anni abbiamo assistito a situazioni che non sempre abbiamo digerito, ma su cui abbiamo voluto soprassedere per la (troppa?) fede e la passione che ci contraddistinguono.
Il poco rispetto che è stato riservato in diverse occasioni a tifosi e ai tesserati, la poca trasparenza che ha avvolto diverse dinamiche, la superficialità nella mala comunicazione, ed in alcuni casi la sua totale assenza, la scarsa gratitudine riservata a figure amate dai tifosi, ci obbligano oggi a riconoscere la poca professionalità che da troppo tempo è protagonista della gestione Fortitudo.
Quella Fortitudo che si ha avuto la forza di far risorgere 8 anni fa riconsegnandola alla sua gente con intenti ben precisi e concordati tra le parti.
Noi non abbiamo preteso altro che il proseguimento di un progetto serio e rispettoso di valori ben conosciuti da tutti.
Dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni, ancora una volta caratterizzati da contorni poco chiari, ci sentiamo in dovere di chiedere: "che futuro ha la Fortitudo?".
A fronte di questa gestione a dir poco dilettantistica non possiamo non dire che ci siamo stancati e che, assurdamente, ci troviamo ormai anche in difficoltà nel comprendere a chi è opportuno rivolgere questa domanda.
In quanto tifosi siamo consapevoli dell'importanza del nostro ruolo per garantire sotto il profilo economico continuità a questa società e siamo consapevoli del difficile momento che si sta attraversando ma non abbiamo MAI esitato nel riconfermare il nostro amore per la Fortitudo, abbonandoci sempre in massa nonostante tutto, anche per questa stagione sportiva, ben consci del fatto che siano rare e isolate le campagne abbonamenti avviate da altre realtà professionistiche a queste condizioni.
Anche per questo motivo esigiamo rispetto nei fatti e non solo più a parole.
Vogliamo pensare che questo comunicato sia recepito con la giusta umiltà da tutti coloro che possono fare qualcosa per questa situazione, e che questo non venga sfruttato come alibi nel caso in cui la situazione dovesse finire nel peggiore dei modi.
F.d.L. 1970
Gli ultimi avvenimenti in casa Fortitudo ci rendono impossibile il voltarsi dall'altra parte celando il malcontento che ci attanaglia.
In questi anni abbiamo assistito a situazioni che non sempre abbiamo digerito, ma su cui abbiamo voluto soprassedere per la (troppa?) fede e la passione che ci contraddistinguono.
Il poco rispetto che è stato riservato in diverse occasioni a tifosi e ai tesserati, la poca trasparenza che ha avvolto diverse dinamiche, la superficialità nella mala comunicazione, ed in alcuni casi la sua totale assenza, la scarsa gratitudine riservata a figure amate dai tifosi, ci obbligano oggi a riconoscere la poca professionalità che da troppo tempo è protagonista della gestione Fortitudo.
Quella Fortitudo che si ha avuto la forza di far risorgere 8 anni fa riconsegnandola alla sua gente con intenti ben precisi e concordati tra le parti.
Noi non abbiamo preteso altro che il proseguimento di un progetto serio e rispettoso di valori ben conosciuti da tutti.
Dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni, ancora una volta caratterizzati da contorni poco chiari, ci sentiamo in dovere di chiedere: "che futuro ha la Fortitudo?".
A fronte di questa gestione a dir poco dilettantistica non possiamo non dire che ci siamo stancati e che, assurdamente, ci troviamo ormai anche in difficoltà nel comprendere a chi è opportuno rivolgere questa domanda.
In quanto tifosi siamo consapevoli dell'importanza del nostro ruolo per garantire sotto il profilo economico continuità a questa società e siamo consapevoli del difficile momento che si sta attraversando ma non abbiamo MAI esitato nel riconfermare il nostro amore per la Fortitudo, abbonandoci sempre in massa nonostante tutto, anche per questa stagione sportiva, ben consci del fatto che siano rare e isolate le campagne abbonamenti avviate da altre realtà professionistiche a queste condizioni.
Anche per questo motivo esigiamo rispetto nei fatti e non solo più a parole.
Vogliamo pensare che questo comunicato sia recepito con la giusta umiltà da tutti coloro che possono fare qualcosa per questa situazione, e che questo non venga sfruttato come alibi nel caso in cui la situazione dovesse finire nel peggiore dei modi.
F.d.L. 1970