PORTE SEMI-APERTE, LE SOCIETA' LAVORANO A LIVELLO REGIONALE
Il basket italiano lavora per riportare il pubblico nei palazzetti già dalla Supercoppa, se sarà possibile.
Dipenderà ovviamente dall'andamento della curva epidemiologica, ma anche delle decisioni delle singole regioni, che hanno margine di manovra sul tema.
In Emilia-Romagna, come è noto, dopo l'ordinanza del governatore Bonaccini al momento è possibile portare fino a 200 spettatori in un evento al chiuso, ma in casi particolari la Regione può aumentare tale numero, dopo aver approvato uno specifico protocollo di sicurezza. Virtus e Fortitudo stanno lavorando per questo. E il fatto che ieri le Vu Nere abbiano annunciato che ai possessori della Virtus Member Card avranno diritto alla prelazione sull’acquisto dei biglietti per le tre partite di Supercoppa, in programma dal 29 agosto al 13 settembre fa pensare che la speranza di avere le porte semi-aperte per un numero congruo di spettatori ci sia.
In altre regioni ci si sta muovendo su binari paralleli: in Lombardia quattro società (Milano, Cantù, Varese e Cremona) si sono rivolte al governatore Fontana e all'assessore allo sport lombardo, proponendo una capienza ridotta al 30% circa e specifici protocolli. La Lombardia ha chiesto un parere al CTS, e si attende la risposta. Brescia ha seguito una via diversa, rivolgendosi alla Prefettura.
Analoghe strade sono battute in Trentino, dove l'Aquila Basket si muove insieme al volley, e in Veneto, dove dopo un'ordinanza favorevole del governatore Zaia Venezia, Treviso e il volley Conegliano sperano di ottenere spettatori ammessi per il 30% della capienza. La Pallacanestro Trieste, in Friuli Venezia-Giulia, sta percorrendo vie analoghe. Tutte le proposte sono simili: capienza ridotta, obbligo di restare seduti, distanziamento "a scacchiera" e mascherina, nonchè percorsi stabiliti per l'entrata e l'uscita.
Di certezze ovviamente non ce ne sono, dato che tutte le proposte devono essere approvate prima dalla Regione di competenza e poi dal CTS.
In ogni caso, vista la situazione attuale - stato di emergenza prorogato e DPCM in vigore fino al 7 settembre - è impossibile muoversi a livello nazionale, ma bisogna affidarsi alla discrezionalità della singole Regioni. Dopo il 7 settembre (e quindi in vista delle Final Four di Supercoppa e dell'inizio del campionato) ovviamente tutti sperano che a livello nazionale cambi qualcosa, e si possa arrivare alle porte semi-aperte per tutti.