E alla fine arrivò un piccolo germoglio di speranza, in una serata tra le più surreali che il Paladozza ricordi e contro una avversaria bislacca se mai ce n'è stata una: Milano tira solo da 3 (11/44, contro l'11/27 da 2) e male, a lungo prende tanti di quei rimbalzi da perderci il conto e spedisce una Fortitudo desolante, nel primo tempo, a -16. Poi, una di quelle storie che da queste parti si è sentita spesso e volentieri: la squadra decide che ha voglia di giocare, si alza l'intensità, i fischietti si adeguano, Milano no, ed ecco quindi che i 46 punti presi prima diventano 18 dopo, e i 30 fatti diventano 43. Sarà inutile, perche la classifica è quella e non è poi nemmeno tanto detto che salire al quarto posto migliori l'avversaria futura, dato che questa Torino non pare più debole dell'attuale momento delle potenziali Pistoia o Cento, ma questi sono calcoli inutili.

Quello che il mercoledì dice è che la Effe se vuole sa giocare, sa difendere, forse non sa ancora attaccare con continuità e con costrutto a difesa schierata, e a rimbalzo soffre l'insoffribile. Però ogni tanto sa tirare fuori quei gioiellini di famiglia chiesti dalla Fossa dopo il primo quarto muto, e questo chissà se sia un sospiro di sollievo o di rabbia, visto come in tante occasioni ci si è spenti senza quasi colpo ferire. Ma allora, se ne siete capaci, perchè non lo fate magari non sempre, ma anche solo un pochino più spesso?

Ed ero contentissimo - La riscossa è arrivata quando gli esterni hanno iniziato a capire la partita, con Fantinelli che ha preso in mano il pallino e trascinato il resto della truppa, che prima aveva avuto nel solo Aradori qualcosa di costante in attacco. E Candussi: capirà che la squadra ha disperato bisogno di lui, e che non può farsi erodere il minutaggio dai falli, le cose saranno più semplici.

Non me lo so spiegare - L'infortunio di Panni al polpaccio destro che lo ha fatto uscire portato a braccia il momento più cupo della giornata, in attesa di responsi futuri. Però l'abbraccio della squadra fa capire che forse, almeno sul campo, c'è più coesione di quanto non ce ne sia stata in altre occasioni. Poi, chiaro, il primo tempo, ma ce lo siamo già detti.

Il video dell'abbracco finale della squadra a Panni, grazie a Sportpress.



(foto Mauro Donati)

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