Appena votato MVP italiano del campionato, l’ex Virtus Riccardo Moraschini è stato sentito dal Carlino. Un estratto dell’intervista.

“E' una grande soddisfazione e per grande intendo incredibile perché se ci penso non mi sembra vero. Sono successe talmente tante cose belle e positive sia per me che per Brindisi che alla fine tutto era diventato quasi naturale. Non ti accorgi di giocare 35', oppure che sei partito in quintetto o che sei quarto in classifica e fai una final eight da protagonista assoluto. Sono molto contento, ma non mi sento appagato. Il campo ha detto quello che posso fare e questo per me è un punto di partenza.
Ho iniziato molto presto a giocare e a 7-8 anni ero nel minibasket della Virtus facendo tre volte a settimana da Cento a Bologna. Poi a 16 anni mi allenavo con la prima squadra dove c'era gente come Alan Anderson, che ha giocato in Nba, assieme ad altri campionissimi come Fabio di Bella. Quando così giovane esordisci in campionato e in Eurolega capisci che la gente vede in te qualcosa che tu ancora non vedi. Ma che ti porta a pensare che la pallacanestro sia la tua vita. I bei voti erano il frutto del fatto che se in Virtus volevi giocare dovevi avere una bella pagella.
Rigiocare il derby? E' una partita che mi è sempre piaciuto vedere e giocare, perché ha un sapore diverso: sugli spalti ci sono due tifoserie incredibili e in campo c'è la storia di due società che hanno disputato tante finali e per chi ne ha viste tante quella è l'occasione per dimostrare la sua forza, mentre chi le ha perse vuole riscattarsi. Ho fatto una infinità di derby nelle giovanili e ho visto quelli con Ginobili e Rigaudeau. Tutti vorrebbero giocare una partita del genere, vedremo se ci sarà l'occasione”


Foto New Basket Brindisi

1400 ISCRITTI PER IL CANALE TELEGRAM DI BOLOGNABASKET
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI