POZZECCO: LA FORTITUDO VA FORTISSIMO E MI FA PIACERE. VORREI VENIRE AL DERBY, MA DIPENDE DAI SUOCERI
L'ex Gianmarco Pozzecco è stato sentito da Enrico Schiavina per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.
"La Fortitudo? Vanno fortissimo e mi fa piacere. Un po' lo avevo previsto, l'entusiasmo del primo anno in A è sempre un fattore. Martino sta facendo un lavoro enorme. Non era mica facile salire dall'A2, ed io posso dirlo meglio di chiunque.
Chi rivedo con piacere? Tutti. Pavani, Carraretto, son ostato con loro solo due mesi ma non li dimentico. E con Carraretto non era iniziata per niente bene, adesso posso raccontarla: mi chiamò lui, iniziò con un discorso che non mi piaceva. Gli risposi duro: io non ci vengo a fare il traghettatore, per venire a Formentera i traghetti mica li guido io. Adesso abbiamo un rapporto fraterno.
Mancinelli? Lo sento sempre, lo adoro. Quest'estate, mentre stavo per partire per la Summer League, mi chiama all'improvviso e mi fa: vengo a Formentera ma voglio allenarmi, trovami una palestra e vieni tu. Ho eseguito e abbiamo lavorato duro. Quando smetterà, per la storia della Fortitudo sarà ricordato come Carlton, Baso, Fucka. Per lui è importante.
Natale? Giochiamo il 27 a Treviso, avevo voglia di fare un salto a Bologna, ci starebbe. Ma vengono i miei futuri suoceri, è la prima volta che si muovono, come faccio a scappare via da Sassari dicendo che devo andare a vedere il derby? Però ci sto pensando, non escludo niente.
Quei tempi in A2? Ho molti difetti ma non mi manca la gratitudine. E' andata come è andata, e per colpa mia, ma io ringrazio dell'opportunità che mi è stata data. Con Pavani ci sentiamo ancora, ci congratuliamo per i risultati. Poi ricordo che da giocatore mi mandarono via e vinsero lo scudetto, da allenatore vado via e tornano in serie A. Se in futuro dovesse servire mandare via me per far vincere qualcosa alla Fortitudo mi sacrifico volentieri."