LA CONDANNA DI SACRATI, ALCUNI DETTAGLI E LE PAROLE DEL SUO LEGALE
Alcuni dettagli in più sulla condanna a quattro anni per l'ex patron Fortitudo Gilberto Sacrati, riportati dalla cronaca di Repubblica e Resto del Carlino.
A lui e a Davide Corbisiero (condannato a due anni) era contestato il fatto di aver fatto pagamenti preferenziali a favore di società controllate, fornitori e banche per 660mila euro. Avrebbero inoltre distratto o occultato cellulari e altri beni della società. Dal bilancio 2010, poi, avrebbero nascosto la reale entità dei debiti tributari, per oltre 5.4 milioni. E anche per il bilancio 2011 avrebbero rappresentato non correttamente un credito verso il Comune di Bologna di sei milioni. Infine, gli imputati avrebbero occultato perdite nei bilanci dal 2009 al 2012.
Nei mesi scorsi Sacrati era già stato condannato a tre anni e sei mesi per bancarotta fraudolenta per il crac della società "Ripresa". L'accusa contestava il fatto di aver sottratto quattro milioni di euro all'azienda - dal 2009 al 2011 - trasferendoli ad altre società del suo gruppo, Fortitudo in primis.
L'avvocato di Sacrati, Gabriele Bordoni, ha annunciato che presenterà appello proprio perchè le sue sentenze sono a suo parere contraddittorie.
Un estratto delle sue dichiarazioni, sempre a Carlino e Repubblica: Non vedo la logica nella sentenza di oggi, perchè se Sacrati era stato condannato per aver spolpato Ripresa in modo da avvantaggiare ripresa, com'è possibile che adesso avrebbe determinato dolosamente il fallimento della Fortitudo. Senza dimenticare che Sacrati non ha intascato nulla in tutto ciò. Quindi non solo faremo appello in questo caso, come abbiamo già fatto per Ripresa, ma spero che i due procedimenti possano essere riuniti davanti alla stessa Corte, essendo strettamente connessi.
Sugli altri capi d'accusa, per Bordoni non ci fu bancarotta preferenziale, perchè furono pagati gli addetti alla sicurezza e le imprese delle pulizie come esigenza per tenere aperto il palazzetto, mentre i libri contabili non erano tenuti dal mio assistito e anche non può costituire attività distrattiva l'aver lasciato due telefonini in azienda, dimenticandosene, durante il cambio societario.
Come ha reagito Sacrati alla sentenza? Con grande amarezza.