La fotografia del weekend bianconero è la gioia incontenibile di Massimo Zanetti, sabato a Pordenone in ginocchio con le ragazze, ieri a Brescia sul palco ad alzare la coppa. Due Supercoppe in 24 ore. La più pesante è ovviamente la femminile, perché si tratta del primo trofeo in assoluto.

Il valore di quella maschile - terza in fila - è relativo, coach Banchi e capitan Belinelli l'hanno messo in chiaro, ma di certo si può trarre qualche indicazione utile. 

Intanto, la squadra ha accolto bene il nuovo coach, e ha giocato al massimo - per quanto possibile in questo momento della preseason - in maniera seria e solida. C’era voglia di fare, e magari anche di mandare un messaggio. Nonostante gli scossoni degli ultimi dieci giorni la Virtus c’è ancora, e vuole giocarsela con tutti.  

L’altra indicazione - parziale - che arriva dalla due giorni bresciana è che il divario tra Milano e Virtus e le altre sembra ancora ampio. La differenza di fisicità, talento e profondità di roster è tale che saranno ancora loro, con ogni probabilità, a giocarsela fino alla fine in Italia.  

A questo punto, poco altro da dire. Tra una settimana inizia il campionato e tra dieci giorni l’Eurolega. I giorni che mancano saranno usati da Banchi per conoscere sempre meglio la squadra, sapendo di avere a disposizione anche Lundberg e Dobric, appena sarà recuperato. La stagione è lunghissima e fisicamente impegnativa, ci sarà bisogno di tutti. 
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