NUOVO DPCM, IPOTESI CHIUSURA TOTALE DELLO SPORT DILETTANTISTICO. LA MEDIAZIONE DI SPADAFORA
Le restrizioni del prossimo DPCM potrebbero colpire non solo lo sport amatoriale, ma anche tutto il comparto dilettantistico e giovanile, che per il basket significa dalla serie A2 in giù. La questione è ancora in discussione.
Secondo la Gazzetta dello Sport, per tutta la giornata c’è stato un susseguirsi di voci ma dal confronto fra ministero della Salute e scienziati del Cts è emersa anche la possibilità di una chiusura totale di tutte le attività degli sport di contatto, compresi i campionati dilettantistici e i settori giovanili. In pratica, per il calcio sarebbe rimasto in piedi solo il settore professionistico: A, B e C. La misura però è tuttora in discussione. Il provvedimento avrebbe un impatto drammatico per tutte le discipline coinvolte.
Il ministro dello Sport Spadafora starebbe però cercando una mediazione: sì alla sospensione delle attività amatoriali, no alla fermata di dilettanti e giovani. Si salverebbero in questo caso anche le iniziative degli enti di promozione, fra i primi in queste ore a ribellarsi alle chiusure.
Domani su questo ci sarà il confronto Governo-Regioni, un nuovo passaggio con il CTS e poi il ritorno del pacchetto delle misure al Consiglio dei ministri.
Non sembra esserci invece alcuna speranza per il pubblico negli impianti sportivi. Addirittura sarebbe stata proposta una riduzione dei numeri attualmente consentitivi (da 1000 a 500 all'aperto e da 200 a 100 al chiuso) ma tale restrizione sarebbe stata scartata. L'idea è quella di fissare una percentuale massima di riempimento, ma senza poter superare - in nessuno caso - i numeri massimi attualmente in vigore. E non saranno possibili deroghe regionali. Insomma, per il prossimo futuro il basket italiano (e non solo) sembra condannato ad avere al massimo 200 spettatori.