(foto FIBA Basketball)
(foto FIBA Basketball)

Al termine di Lituania-Italia, coach Luca Banchi ha parlato anche del momento di Eurolega, con cinque cambi di allenatori e le dimissioni di due mostri sacri come Messina e Obradovic.

Credo che ci siano stati cinque cambi di allenatori, quindi questo merita una conversazione più profonda sull’approccio, sul calendario e su come giudichiamo vittorie e sconfitte. Se vogliamo emulare l’NBA con un calendario del genere, purtroppo dobbiamo accettare che stiamo creando condizioni in cui perdere diventa più probabile. Il valore di una singola partita si riduce. Se qualcuno dice che ogni partita conta, non sono d’accordo. Con questo calendario, non è umano. Giocare ogni singola sera, ogni partita, non lascia tempo per riposare, recuperare o prepararsi adeguatamente.

Gli allenatori, e parliamo di Ettore Messina e Željko Obradović, allenatori di questo livello,  hanno bisogno di tempo per lasciare la loro impronta su una squadra. Devono costruire relazioni con i giocatori, passare tempo in palestra, procedere passo dopo passo, sviluppare e valorizzare il roster. Un calendario del genere uccide gli allenatori.

Le dimissioni? Questo dimostra ancora una volta che sono speciali, ma manda anche un messaggio a tutta la comunità del basket: qualcosa sta cambiando nelle abitudini, nel format. Se vi piace, potete continuare, ma a me non piace. Ne parlo da due o tre anni. Sono solo un piccolo pezzo, un piccolo cane in questo mondo del basket, ma dalla mia posizione, non mi piace. La mia dichiarazione è rumorosa, lo so, ma spero che aiuti le persone a capire che, se vogliamo un basket migliore, dobbiamo cambiare il formato. Altrimenti, questa strada sta spingendo il basket europeo nella direzione sbagliata.

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