foto Massimiliano Salvi
foto Massimiliano Salvi

L’allenatore biancorosso Matteo Mecacci ha presentato, nel consueto appuntamento antecedente la partita, l’impegno che vedrà la sua Sella Cento affrontare la Moncada Energy Agrigento nell’anticipo della quinta giornata di fase ad orologio, previsto per venerdì 8 marzo alle 20:45 alla Baltur Arena:

“Sarà una partita difficile, ma questo è il leitmotiv della stagione perché giornata dopo giornata c’è sempre meno tempo per tutte le squadre per raggiungere i propri obiettivi, che siano quello di un piazzamento migliore nella griglia playoff, di raggiungerli oppure di fare più punti in vista della fase salvezza, quindi tutte le partite contano; c’è anche chi gioca per raggiungere la fase salvezza: Agrigento e Monferrato sono appaiate a quota sei vittorie e Latina è a quota cinque quindi diventa difficile fare calcoli anche perché ci sono squadre, come noi, con delle partite da recuperare. Agrigento, seppur provenga da cinque sconfitte consecutive, è una squadra viva che ha giocato bene la scorsa partita con Udine, anche se alla fine sono emersi i reali valori di due squadre tecnicamente, fisicamente e qualitativamente diverse. Non verranno qui a fare una gita di piacere, anzi sarà una partita ricca di temi extra-tattici, a partire dal fatto che siamo in diretta TV e fare bella figura farebbe piacere ad entrambe le squadre.

Ogni squadra ha punti di riferimento importanti all’interno dei propri attacchi, Agrigento ha giocatori come Cohill ed Ambrosin ma non trascurerei Fabi, che quando è in giornata può sempre fare un’ottima partita, né la fisicità e la solidità di Polakovich; hanno anche altri giocatori che sanno essere aggressivi, come un ex di questa partita, Morici, che giocò alla Benedetto l’anno della Serie B quando ci fu lo stop per il Covid. Devono fare a meno ormai da qualche partita di Sperduto, che per loro era un’altra freccia offensiva di valore, ma all’interno delle stagioni, come sappiamo bene, ci sono anche gli infortuni e questi incidono sulla pericolosità di una squadra. Agrigento ha sicuramente un vantaggio rispetto a noi, una rotazione più lunga fatta di dieci giocatori: noi dovremo essere bravi a non farli accendere in campo aperto. 

Vista l’assenza di Mussini stiamo provando per l’ennesima volta a cambiare pelle, lavoriamo su alcuni concetti diversi perché i giocatori ora a disposizione hanno caratteristiche diverse. All’interno di alcuni set offensivi disegnati esclusivamente per Mussini altri giocatori non possono starci perché hanno caratteristiche diverse. Questo si è verificato per tutto l’anno: con Ladurner che ha caratteristiche diverse rispetto a Benvenuti, con Mitchell, al di là della sua assenza, e quando abbiamo dovuto inserire Delfino. Ora stiamo cercando di mettere in comfort i giocatori giocando in maniera diversa, non è semplice perché non basta cambiare sistema di gioco per sostituire l’imprevedibilità di Mussini, ma come per tutta la stagione dovremo fare di necessità virtù”.

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