Awudu Abass è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Un estratto delle sue parole.

Sono contento di come stiamo giocando, anche se non sono sorpreso. Le due settimane di pausa prima di chiudere la regular season con Trento ci hanno fatto bene. Abbiamo avuto l'occasione di approfondire la nostra conoscenza e questo ci ha consentito di lavorare sulle nostre debolezze. Ognuno di noi ha capito i propri errori e di tollerare quelli degli altri, per cui ora ci aiutiamo tra di noi molto di più rispetto a prima. Poi i risultati, e in particolare la serie con Treviso, ci hanno dato molta fiducia. Credo, anche, che iniziare le semifinali fuori casa sia stato un vantaggio perché si sono creato i presupposti perché la concentrazione fosse subito molto alta.
Il mio miglioramento? Aspettavo questo momento da tanto tempo. Mi sono preparato per tutto l'anno per arrivare al top della forma a fine stagione. Sono tre mesi che le cose stanno andando meglio e sicuramente l'approccio alle partite è migliore. Penso che tutto questo si veda sul campo.

Come ci siamo rialzati dopo Kazan? Seguendo il nostro coach: ci ha detto che la sconfitta è un'eventualità nel nostro gioco e che le squadre si dividono tra quelle che cadono e restano a terra e quelle che hanno la forza di rimettersi in piedi. Quelle grandi sono quelle che si rialzano e noi stiamo cercando di fare questo".
Scudetto o Olimpiadi? Capisco il gioco, ma dico entrambi, perché il mio obiettivo è lottare per arrivare in finale, così come darò il massimo nel preolimpico. Mi preoccupo solo delle cose che sono sotto il mio controllo e ora la mia concentrazione è sulla terza gara con Brindisi.

(foto Virtus - Giulia Pesino)

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