Luca Baraldi è stato sentito dal Carlino. Un estratto dell'intervista.

"Dopo 18 mesi senza pubblico e tante promesse il sistema non regge una capienza così ridotta. Lo sa bene il presidente federale Gianni Petrucci che lo sta dicendo in tutte le salse. Con il 50% si sopravvive, con il 100% si torna a vivere, con il 35% la pallacanestro a dicembre muore e se muore lei muore anche la Virtus.
Ci sono almeno tre motivi per cui le altre società dovrebbero seguirci. Il primo è legato alla coesione sociale e riguarda l'idea della ripartenza: se il Green pass abbassa notevolmente il rischio di contagio non si capisce perché chi ne è titolare non possa sedersi al suo posto, e indossando la mascherina, seguire la partita. Il secondo riguarda la disaffezione che il pubblico inizia ad avere verso l'evento sportivo. Noi abbiamo una delle migliori tifoserie in Italia, ma nelle nostre due uscite precampionato al PalaDozza abbiamo registrato qualche segno non di disaffezione, ma di paura nel tornare alla vita normale. Il terzo è economico: ci sono tante realtà che, grazie al botteghino, erano virtuose e ora fanno fatica anche perché i diritti televisivi nella pallacanestro sono cifre molto piccole. Non vorrei che qualche società imboccasse delle scorciatoie o delle strade pericolose per far quadrare i conti.
Il derby con le limitazioni? Sarebbe come avere le migliori tagliatelle e mangiarle in bianco. Lo sport ha una valenza sociale per chi lo pratica e per chi lo segue e il pubblico è una componente fondamentale dell'evento sportivo. Io capisco le preoccupazioni di chi ci governa e ringrazio soprattutto chi ci ha messo nelle condizioni di creare degli spazi sicuri grazie ai vaccini. Adesso, però, bisogna fare l'ultimo passo e prendere atto che è possibile occuparli senza limitazioni.
La Fortitudo? Il suo presidente Christian Pavani è sulla mia stessa linea: così non si può giocare"


(foto Virtus Pallacanestro)

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