Le parole di coach Sale Djordjevic in sala stampa dopo la vittoria dello scudetto

Ci ricorderemo di questo traguardo, fatto in questa maniera, siamo tutti orgogliosi. So cosa vuol dire per Bologna e per la società. Lo sapevo anche all'inizio, quando sono venuto qua, cosa vuol dire arrivare a certi traguardi. Sono una persona coerente ed è giusto ripeterlo. Sono venuto a sfidare la gloriosa storia di questa società. Purtoppo ci abbiamo messo due anni per giocare i playoff. Lo ripeterò sempre, sono orgogliosissimo dell'anno scorso, e sono convinto che sarebbero stati altri playoff di questo livello, per intensità e unità. Stiamo costruendo, non dal tetto ma dalle basi. Sono molto orgoglioso e consapevole del momento. Devo dire grazie a tutti i giocatori, hanno reagito in varie occasioni come un gruppo pazzesco, per l'unità che abbiamo creato e per quello che abbiamo mostrato, questa relazione sincera me la porterò per sempre. La società ha preso la strada giusta, noi abbiamo cercato di mettere tutte le forze sull'obiettivo. A volte si vince, a volte no. Non aver passato il turno con Kazan è stata una grandissima delusione, però prima avevamo fatto 19 vittorie di fila, è stata un'annata storica anche in quella competizione. Poi abbiamo perso gara 2 a Kazan all'ultimo tiro e in gara 3 loro hanno vinto meritatamente, mettendoci in difficoltà, e noi non eravamo fisicamente e mentalmente pronti. In questi playoff si è vista la squadra che abbiamo costruito io, Paolo Ronci e Luca Baraldi - con il permesso del dottor Zanetti che ha fatto cose straordinarie - compresa la firma a stagione in corso di Belinelli - non era tutto scontato. Noi abbiamo campioni anche di un certo carattere, come Teodosic e Markovic. Si vede quando stiamo bene, siamo una squadra diversa. Alcuni giocatori italiani giovani sono cresciuti tantissimo, Pajola in primis ma anche tutti gli altri. Sono molto contento per il nostro guerriero, il capitano Ricci che ha alzato la coppa, perchè la sua etica del lavoro non è seconda a nessuno, Abass che ha capito il suo ruolo, Hunter che è riuscito a tornare sui livelli di prima, ma anche Josh Adams che ha patito la scelta di andare su altri due giocatori nel suo ruolo. Lui si è comportato da vero signore. Io una volta arrivato Belinelli ho dovuto fare delle scelte. Sono molto contento anche della crescita di Tessitori, e mi dispiace che si sia fermato, anche prima di Kazan con il Covid. Poco a poco siamo cresciuti e arrivati a questo livello, il massimo che un allenatore possa chiedere ai propri ragazzi. Sono orgoglioso anche dello staff, che si è comportato in maniera impeccabile: Goran, Mladen, Christian, Mattia e Tibiletti, ma anche il nostri tre fisio e il dottore. Tutto questo è un gran segno che lasciamo dietro di noi.

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