Claudio Sabatini - sentito da Damiano Montanari su Stadio e dal Resto del Carlino - ha lanciato una proposta, ovvero fare i test sierologici a tutti i tifosi in vista del ritorno nei palasport. Il patron della Unipol Arena ha candidato l'arena di Casalecchio come "capofila" di questo progetto, con la possibilità di realizzare 3000 test al giorno.
Un estratto delle sue parole.

La mancata organizzazione delle finali di Supercoppa non è un problema e non penso che rilancerò la candidatura per le finali di Coppa Italia. Speriamo di riaprire l'Arena ai concerti per quel periodo. Anzi, in questo momento ne abbiamo già alcuni in programma.
E' molto importante trovare una strada da percorrere, per garantire lo svolgimento del campionato. Dai dati che stanno circolando, con tutta la credibilità del caso è realistico aspettarsi per settembre una seconda ondata del Covid-19. Io credo che, allo stato delle cose, se si aprissero le porte dei palazzetti si rischierebbe concretamente di richiuderle dopo 15 giorni. Per questo sarebbe meglio portare avanti una operazione più importante per garantire lo svolgimento delle gare: sottoponiamo i tifosi ai test sierologici, sarebbe molto più realizzabile.
Noi qui all'Unipol Arena siamo disponibili a realizzare fino a 3000 test sierologici ogni giorno. Pensare che le istituzioni allarghino le maglie permettendo l'accesso di 9000 persone ai palazzi dello sport mi sembra difficile. Testare i tifosi per capire se sono sani sarebbe molto più realizzabile e fornirebbe allo stesso tempo un importante servizio alla comunità: parliamo dello screening di 10000 persone ogni volta, un bell'aiuto nella prevenzione del contagio.


I costi? Andrebbero divisi tra FIP, LBA, società e tifosi. Se questa è una  soluzione poi si può trovare la quadra. L’esempio è la Nba, lì prima si è deciso che l’unico modo per chiudere la stagione era quello di fare la  bolla in Florida, poi si è pensato a come finanziarla. Sarebbe un modo  per superare il problema anche per quanto riguarda spettacoli e convention. Ora che abbiamo gli strumenti per testare le persone non  possiamo continuare a penalizzare i sani in attesa che arrivi un vaccino Gli avversari? Quelli della formazione ospitante si sottoporrebbero a tre test ravvicinati nei giorni precedenti alla gara. Quelli avversari, senza un documento che attestasse il loro stato di salute in relazione al virus, non entrerebbero nell'impianto.

Iniziare con mille persone?.In quale impianto? Mille  persone occupano uno spazio diverso se sei ad Assago o all’Unipol Arena  rispetto ad altri impianti più piccoli.

Il distanziamento sociale all'interno di un palazzo dello sport è inimmaginabile, sono solo chiacchiere. Pensiamo ai bar, alla gente che si abbraccia dopo una vittoria. Le Final Eight di Pesaro hanno portato a focolai nella zona, non è stato un caso, così come la gara di Champions League tra Atalanta e Valencia è stata responsabile di tanti contagi sul territorio. La soluzione più pratica e sicura, per garantire al movimento di iniziare la stagione a settembre e concluderla a giugno, è testare i tifosi.

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