Pietro Aradori è stato sentito da Filippo Mazzoni sul Resto del Carlino. Un estratto dell'intervista.

"Siamo partiti forte con la preparazione e stiamo crescendo. A livello di squadra e societario quest'anno è tutto nuovo. Dopo la retrocessione la squadra è stata fatta in 20 giorni; da metà agosto abbiamo iniziato a conoscerci e ogni giorno che passa va sempre meglio. Nonostante le difficoltà di tempistiche così strette, la società ha costruito una buonissima squadra, fatta da ottimi giocatori e grandi persone, adesso sta a noi allenandoci e impegnandoci a trovare la giusta intesa. Abbiamo ancora tanto da fare. Siamo più avanti in difesa che in attacco, ma vedo una gran voglia di fare bene da parte di tutti e questo mi rende fiducioso.
Vogliamo che il PalaDozza diventi il nostro fortino. Giocarci mi dà sensazioni bellissime. Vederlo nel periodo di pandemia chiuso o a ranghi ridotti era un colpo al cuore e credo che in parte abbia influenzato le ultime stagioni. Quando tutto il palazzetto è carico, diventa veramente una spinta in più. Vogliamo riportare i tifosi al palazzo e riavvicinarli alla società, vincere più partite possibile e divertirci in campo e divertire il nostro pubblico.
La Fortitudo è la squadra dove sono rimasto più anni nella mia carriera. Questo è la mia quarta stagione e in anni in cui non ci sono più le bandiere, come per esempio lo sono stati nel calcio Maldini o Totti, e dove ogni 2 anni si cambia canotta, per me è stata una scelta importante rimanere qui anche in A2"


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Oggi "Black And White" alle 19 su Nettuno Bologna Uno
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