Sergio Scariolo è stato sentito da Matteo De Santis per La Stampa. Un estratto dell'intervista.

"Ogni sfida è diversa. Tutte le stagioni si riparte da zero in qualsiasi competizione: siamo campioni d'Italia, ma esiste anche un'altra grandissima squadra che si è rinforzata parecchio. Il nostro obiettivo è un consolidamento che possa permettere nel tempo alla Virtus di lottare al livello superiore.
La Supercoppa? Una bella iniezione di morale che non può che farci bene, soprattutto per le difficoltà incontrate finora come il virus che ha frenato l'inserimento di Mannion e l'infortunio che ci ha tolto Udoh. Ci fa piacere aver vinto la Supercoppa, ma niente di più. Dimensioniamola subito per quello che è.
La stagione della ripartenza? Finché le capienze non ritorneranno ad essere decenti, in linea con la realtà di un basso numero di contagi, c'è poco da aspettarsi. Le norme attuali non mi sembrano proporzionate al resto del mondo: in Italia vedo riaperture inferiori.
La Virtus? Volevo tornare ad allenare in una città che sa e vive di pallacanestro. E la Virtus è una delle poche società europee che sta in corsia di sorpasso invece che di rallentamento. Era il momento giusto e la situazione giusta: avevo altri 3 anni di contratto a Toronto, ma sentivo che i miei obiettivi in NBA erano stati coronati.
Scudetto o Eurocup? In entrambe le competizioni partiamo in prima fila, ma non in pole position. Però, dovessi malauguratamente fare una scelta, direi l'EuroCup. Non essere tornati in EuroLega mi è sembrato un duro colpo per l'ambiente virtussino, oltre che ad aver reso più complicate alcune trattative."

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