Orzinuovi, promossa sabato in A2, è allenata da Stefano Salieri, tecnico di Castel San Pietro con una lunghissima esperienza nelle "minors", e anche un ruolo nel tentativo di ripartenza della Fortitudo, allenando sia gli Eagles che la Biancoblu.
Alessandro Gallo l'ha intervistato sul Resto del Carlino. Un estratto delle sue parole.

Le dedica? A mia mamma Luisa, che è mancata da poco. Ma anche a Dall'Ara e Borsari, che mi hanno fatto una grande sorpresa.
Segnali promozione durante l'anno? Tanti. I successi a Vicenza, con autorità e una difesa clamorosa. Poi la vittoria di Lecco, le battaglie con Cesena. E il blitz a Vigevano, non perdeva in casa da dieci anni.
Una carriera lunghissima. Gli inizi a casa mia, a Castello. Poi gli anni di San Lazzaro, sotto Zanetti. La Virtus Imola, che mi ricorda la mia vicinanza, in questo momento, a Luigi Dordei. La stagione di Ozzano dove ho scoperto un fratello e il miglior dirigente possibile, Dall'Ara. Poi le avventure con Eagles e Biancoblu, dove lavorai, e bene, con Cournooh e Michele Vitali.
Un'occhiata a Virtus e Fortitudo. E' tornato il derby. Credo sia una rivalità che faccia bene a Bologna. Ognuno dei due club cercherà di superare l'altro. La concorrenza stimola.
Lei e la serie A? Non ci ho mai pensato. Questa è la mia dimensione. Mi interessa lavorare in palestra.
E adesso con Orzinuovi? Ho un altro anno di contratto. Abbiamo fatto un miracolo. Ora cominceremo a lavorare per il futuro.

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