WEEMS: NON E' LA SITUAZIONE IDEALE PER GIOCARE, MA VOGLIAMO RIMETTERCI IN MOTO
Kyle Weems è stato sentito da Piero Guerrini per Tuttosport. Un estratto dell'intervista.
"Ovviamente non è la situazione ideale per giocare, tra Covid e infortuni importanti da entrambe le parti. Noi dovremo reagire velocemente ai problemi e rimetterci in moto in Serie A e in Coppa, entrambe. Le squadre hanno alternative, sono profonde. Dal punto di vista personale, invece mi sento benedetto perché sto con la famiglia, circondato dai miei con figli e moglie. Mio figlio più grande è tornato in Usa per l'ultima vaccinazione. Lo siamo tutti in casa, ha potuto vedere i nostri cari.
Voglio terminare la mia carriera a Bologna perché la città è bella e ci troviamo benissimo. È un ambiente ideale per giocare e crescere la famiglia. Ma soprattutto perché sono alla terza stagione in una grande società. Eppoi i tifosi mi hanno fatto sempre sentire un calore particolare. Quando mio padre si è ammalato e poi è morto, al mio rientro in Italia hanno esposto striscioni, mi hanno cercato, hanno dimostrato il loro affetto sui social media. Qui c'è grande passione. Infine l'anno scorso in gara-3 di finale hanno intonato per me il coro MVP-MVP. Io il migliore, un onore grande che un giocatore sogna di ascoltare per tutta la vita. Ma non solo per me, eravamo 3-0 a un passo dallo scudetto poi vinto. Sono emozioni indimenticabili.
Abbiamo vinto lo scudetto, ma perso l'Eurocup che è un obiettivo importante per la società. Spiace avere visto partire giocatori importanti divenuti amici come Gamble e Hunter, Ricci, coach Djordjevic. Ma il nucleo creato è rimasto intatto, con i dirigenti come Ronci. Il mio compagno di trasferte Pajola è tornato come capitano. Teodosic, Belinelli continuano a offrire la loro esperienza. Sono arrivati giocatori di livello assoluto come Udoh, che poi si è rotto come Abass. Ma anche i sostituti sono di alta qualità. Sampson è stato nella Nba. Cordinier era seguito da tanti.
La Virtus è una squadra dal grande potenziale, possiamo ambire a tutto. Quando giochi così tanto e viaggi, lontano dalla famiglia, l'ambizione deve spingerti. Devi avere grandi obiettivi. Vuoi vincere, anche per vedere ripagati il lavoro, la fatica"