Andrea Mazzon, ex coach anche della Fortitudo, ha dato la sua ricetta per il pallacanestro italiana post-Covid sulle pagine del Corriere del Veneto.

“Ripartirei dall’eliminazione del professionismo. Da un ritorno al produrre i giocatori. Da un maxi campionato a 32 squa­dre stile Nba che mescoli le attuali A1 e A2, divise per conference, magari senza retrocessioni per i primi tre anni: il professionismo va eliminato per ridurre le spese che i club non potranno più affrontare. Il basket an­drebbe equiparato a volley e rugby, non si può più far parte di un’enclave come il calcio. Torniamo a un dilettantismo professionistico con meno costi ma garanzie comunque per tutti. Penso anche alle leghe minori. E a tutti quegli allenatori che guadagnano 800 euro al mese per dieci mesi”

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