L'ipotesi di giocare a porte chiuse fino a gennaio - nel caso in cui il governo imponga le porte chiuse fino a dicembre 2020 - nel basket italiano non piace praticamente a nessuno.
Ieri erano arrivate le dichiarazioni di Luca Baraldi: “Siamo davanti a due strade: o giocare senza pubblico o giocare con il pubblico. A porte chiuse, però, mancherebbero i tifosi che sono il vero cuore pulsante della gara e allo stesso tempo il club non avrebbe quell’incasso che è vitale per la sua esistenza. Senza pubblico si può giocare solo se arrivano contribuzioni importanti dal governo e dal CONI, ma non credo arriveranno”.
Dello stesso parere Stefano Sardara, patron di Sassari: Le porte chiuse? Cerchiamo di evitarle, se si dovrà aspettare un mese o due per giocare a porte aperte varrà la pena aspettare”, e Toto Bulgheroni, consigliere di Varere. “Stare completamente senza pallacanestro fino a gennaio può sembrare una pazzia. Ma se dovessi scegliere tra giocare senza pubblico i primi 4 mesi, ed aspettare fino al termine del 2020 per poter riavere la gente in tribuna, non avrei dubbi ed opterei per la seconda soluzione, adottando le opportune strategie regolamentari per un campionato chiaramente diverso da quello al quale siamo abituati”.
Nel caso, quindi, pare probabile che il campionato 2020-21 possa slittare in avanti, a quando ci sarà la possibilità di giocare a porte aperte. Si resta quindi in attesa dell'evoluzione della situazione Covid-19 e delle conseguenti decisioni del Governo.

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