BASKET E PUBBLICO, LA NECESSITA' DI TENERE DURO E FARE FRONTE COMUNE
La Legabasket ieri, dopo l'Assemblea che ha ratificato l'ammissione di Napoli e Tortona, ha espresso con parole forti la propria preoccupazione per la questione capienza. Con il 25% di pubblico la partenza del nuovo campionato è gravemente a rischio. La richiesta è quella, sullo stile dei playoff NBA, di aprire gli impianti senza alcuna limitazione alle sole persone che avranno completato l’iter di vaccinazione e a quelle già guarite dal Covid, con una maggiore restrizione dell’attuale Green Pass. Gli stessi club sono pronti a collaborare, anche con i propri tesserati, ad ogni iniziativa che il Governo varerà al fine di incentivare sempre di più il ricorso alla vaccinazione.
Il messaggio è forte, e verrà recapitato al Governo a stretto giro di posta, dopo il Consiglio Federale che presumibilmente chiederà le stesse cose per tutti i campionati FIP.
Sempre ieri, però, la Legabasket ha diffuso il calendario della Supercoppa: inoltre, la data della partenza del campionato è già fissata al 26 settembre. Il 50% è la soglia minima che le società vorrebbero ottenere, magari con l'intercessione del sottosegretario Vezzali. Bisognerà però essere pronti ad azioni forti, e non a partire lo stesso - come si è fatto l'anno scorso - se le richieste non dovessero essere ascoltate. E servirà assolutamente fare fronte comune con la pallavolo - che è nelle stesse condizioni - e con il calcio, che ha appena scoperto che il 50% concesso all'aperto in realtà non è un vero 50%, perchè in quasi tutti gli stadi i seggiolini sono distanti meno nel metro regolamentare richiesto. Se i tre principali sport italiani attuassero uno "sciopero" - vero e non minacciato - il messaggio sarebbe talmente forte da non poter essere ignorato.