Umberto Gandini è stato sentito da Alessandro Gallo per il Carlino Bologna. Un estratto dell'intervista, ripresa oggi da Il Giorno edizione Milano.

"Il basket si sta risollevando, sia come movimento, sia come sistema. Considerando la pandemia, che ha creato problemi a tutti, la pallacanestro è in una posizione migliore di quanto si fosse ipotizzato durante il lockdown. Siamo riusciti a superare questo periodo grazie ai sacrifici che hanno fatto proprietari e consorzi.
Il pubblico? Abbiamo bisogno di conoscere al più presto quali direttive seguire, legate al Covid. L'ideale sarebbe ripartire con almeno il 50% di capienza. Siamo insieme, in questa battaglia, con il volley. Durante i playoff, dalle semifinali, abbiamo potuto contare su un po' di pubblico. Ma non dimentichiamoci che c'erano delle deroghe. Dal primo luglio siamo tornati alle normative che parlano di 1.000 persone negli stadi e 500 nei palazzetti.
Credo che il green pass sia uno strumento importante ed efficace. Anche per spingere la gente a vaccinarsi.
All'inizio del campionato non manca poi tanto. Tra qualche settimana le squadre cominceranno a ritrovarsi per la preparazione. Abbiamo bisogno di conoscere in anticipo quelle che saranno le regole di ingaggio. Nella passata stagione ci sono stati più di 20mila tamponi. Ma servirà il tampone, il vaccino? Servono regole certe.
Il campionato scatterà il 26 settembre. Ci sarà una sfasatura, tra andata e ritorno, un po' come accade per il calcio. Ma per farlo abbiamo bisogno di conoscere le disponibilità degli impianti.
Il derby? Aspettiamo di conoscere quando la Virtus potrà tornare a disporre della Segafredo Arena, Poi c'è la Fortitudo, che torna al PalaDozza. Dovremo valutare anche Tortona – realtà neopromossa che ha grandi ambizioni e voglia di rimanere in serie A –, che giocherà a Casale. E dovremo incrociare l'alternativa con il club che prende parte alla A2"

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