VIRTUS, IL PAGELLONE FINALE DELLA STAGIONE
Due trofei in tasca - Supercoppa ed Eurocup - e poi la delusione della finale scudetto persa contro gli eterni rivali di Milano.
La stagione Virtus resta comunque molto positiva, soprattutto per il ritorno in Eurolega, che consentirà alla società di crescere ancora molto, con obiettivi ancora più ambiziosi.
Uno per uno, tutti i protagonisti della stagione bianconera.
Tessitori - voto 6 - Sempre presente quando viene chiamato in causa, il suo contributo in termini di sportellate e rimbalzi non manca mai. Gioca però molto poco, e anche per questo probabilmente andrà altrove.
Mannion - voto 5.5 - E’ la più grossa delusione della stagione, inutile girarci attorno. Arrivato con aspettative enormi dopo la fantastica estate in Nazionale, ha una notevole serie di sfortune fisiche che lo limitano, a partire dalla salmonella. Fa tantissima fatica a ingranare, e dopo l’arrivo di Hackett finisce ai margini della rotazione. Resterà? Nel caso di sicuro bisognerebbe ridiscutere il suo contratto. Ma può anche essere che scelga di andare dove avrebbe minuti garantiti, che qui non ci sarebbero.
Cordinier - voto 6 - Arrivato con grandi aspettative, e dopo una trattativa piuttosto complessa, mette in campo per tutta la stagione una difesa eccellente. L’attacco va a fasi alterne, e ha il momento migliore quando - con Belinelli infortunato - i minuti diventano tanti. Al rientro del capitano fa fatica a calarsi in un ruolo da “specialista”, almeno in attacco.
Belinelli - voto 7 - Prima stagione da capitano, complessa a causa di numerosi problemi fisici, tra cui una lesione al bicipite femorale che lo tiene fuori quasi due mesi. Il ruolo che gli viene ritagliato è quello di sesto uomo, con il non facile compito di produrre tanto in poco tempo. A volte ci riesce, a volte fa più fatica. E’ comunque importante nei playoff - sia di coppa che di campionato - anche se arriva alla finale stanchissimo. Quando si accende, comunque, è ancora in grado di riaprire le partite da solo, si vede a Milano in regular season e contro Tortona ai playoff.
Pajola - voto 6.5 - In difesa è sempre eccellente, e nei primi mesi della stagione è forse l’unico esterno bianconero a farlo con continuità. In attacco invece si vede poco, a volte anche per scelta, dato che passa intere partite senza tirare tiri. Ma nel suo percorso di crescita un miglioramento anche della fase offensiva dovrebbe esserci. La sua stagione comunque è infinita, dato che nella scorsa estate non si è mai fermato, e ha “tirato la carretta” in maniera ininterrotta.
Alibegovic - voto 6 - Alti e bassi. Quando è chiamato in causa alterna “numeri” che mostrano grande potenziale, fisico e tecnico, a distrazioni. In coppa finisce di fatto fuori dalle rotazioni, mentre in campionato - da italiano - ha minuti anche in finale, e ce la mette tutta fino alla fine.
Hervey - voto 5 - Uno dei più grossi misteri della stagione. Arriva con grande pedrigree e per i primi mesi domina, sia in Supercoppa che nella parte iniziale di stagione. Poi si fa male e al ritorno non è più lui. Timido, non penetra mai, quasi svogliato. Con l’arrivo di Shengelia finisce indietro in rotazione, anche se comunque in coppa qualche minuto lo gioca sempre. Il turnover italico invece lo tiene fuori in finale. Di sicuro non resterà.
Jaiteh - voto 8 - La più bella sorpresa. Arriva con il teorico ruolo di rincalzo, e si trova buttato nella mischia da titolare visto l’infortunio di Udoh. Lavora tanto e cresce tantissimo, arrivando a fare partite dominanti, e vincendo il premio di MVP di Eurocup. In finale però trova Hines, che gli fa vedere perchè è Hines, e se lo mangia vivo, salvo poi consolarlo alla fine di gara 6, in una delle scene più belle della stagione. Comunque stagione eccellente, e giocatore che ha ancora tanti margini di miglioramento. Il più continuo come rendimento lungo l'annata.
Shengelia - voto 7.5 - Acquisto eccezionale. Con la sua grinta, abbinata a grandi doti tecniche, diventa in un attimo l’idolo del tifosi bianconeri. Punti, rimbalzi, assist, difesa, sportellate. A un lungo non si può chiedere di più. Fondamentale in coppa, il migliore in finale. Tutti vogliono che resti, e c'è grande fiducia perchè sia così.
Hackett - voto 7 - Secondo acquisto eccezionale. Porta grinta e leadership, e si prende tante responsabilità. Con lui e Shengelia la squadra acquisisce una mentalità difensiva che prima non si vedeva, e che è cruciale per vincere la coppa. In campionato viene molto limitato dall’infortunio in gara 1 di finale.
Sampson - voto 6.5 - Secondo mistero della stagione, questa volta a lieto fine. Arriva con grande pedigree e nella prima partita fa vedere cose eccellenti, soprattutto in fase realizzativa. Poi passa mesi a capire dove è capitato, con errori talmente marchiani da risultare incredibili. Poi, improvvisamente, si scuote, e capisce cosa può dare. Difesa, grinta, stoppate (è eccezionale in tal senso) e anche punti in poco tempo. E quindi anche se atipico diventa un ottimo secondo lungo.
Weems - voto 7 - Idolo dei tifosi per la sua grinta e la sua voglia di vincere, disputa una buona stagione che ha il suo picco nei playoff di Eurocup, dove è decisivo in difesa e si guadagna il soprannome di Batman per un paio di clamorose stoppate in recupero. Come altri, arriva totalmente svuotato ai playoff, e la sua assenza difensiva è quella che la Virtus paga di più.
Teodosic - voto 7.5 - Se l’anno scorso la Virtus era la Virtus “di” Teodosic, quest’anno è una Virtus “con” Teodosic. Ci vuole un po’ per adattarsi al ruolo, e al fatto che difficilmente lui e Belinelli sono in campo insieme (per motivi difensivi). Ma una volta oliati i macchinari il tutto funziona. Con la vittoria in Eurocup - da MVP della finale - entra di diritto nei grandissimi della storia Virtus. E anche lui, come altri, in finale appare sulle gambe.
Ruzzier - voto 6 - Non è facile passare da un posto da titolare a 30’ di media al ruolo di dodicesimo (o anche tredicesimo) uomo. Lui lo fa con grande umiltà, rispondendo sempre presente quando viene chiamato in causa, cosa che visti i numerosi infortuni capita piuttosto spesso, soprattutto nella prima parte di stagione.
Udoh - voto NG - Sfortunatissimo, si fa male in Supercoppa e non torna più. Era il giocatore chiave del mercato Virtus, e quindi tutte le strategie devono cambiare. Per età e chilometraggio difficilmente potrà essere confermato.
Abass - voto NG - Si fa male alla prima di campionato e salta tutta la stagione. Sfortunatissimo, sarà un tassello della Virtus del futuro.
Ceron - voto 6 - Utile per gli allenamenti e per cementare lo spogliatoio, dimostra di essere definitivamente tornato dopo il suo bruttissimo incidente
Alexander - voto 5 - Importante praticamente solo in un derby, poi viene ceduto a Trieste dove sparisce totalmente. Oggetto misterioso.
Scariolo - voto 7.5 - Gestisce una stagione decisamente complessa, che parte con due infortuni gravi e continua con una sequenza pazzesca di problemi fisici più o meno grandi. E’ bravo a tenere la barra dritta con la squadra che cambia in continuazione, visti anche i tanti arrivi in corsa. L’arrivo di Hackett e Shengelia - ovviamente - cambia tutto, e lui è bravo ad adattare la squadra, che passa dal gioco spettacolare e veloce a uno più difensivo e “duro”. Funziona, perchè arriva la vittoria in Eurocup, obiettivo principale centrato. In finale le prova tutte, ma la squadra è in pessime condizioni fisiche e appare svuotata mentalmente.
Società e Proprietà - voto 7.5 - Poco da dire. La Virtus cresce sempre più grazie a proprietà e società. Il budget messo a disposizione da Zanetti è cresciuto (e crescerà ancora), e i risultati continuano ad arrivare grazie al lavoro della società. Quest’anno sono arrivati altri due trofei (quattro dal ritorno in serie A, sei compresi i due in A2) e il ritorno in Eurolega. Onestamente difficile chiedere di più. A tutto questo va aggiunto il nuovo palasport, i cui lavori dovrebbero iniziare a breve. Insomma, difficile chiedere di più.
Col senno di poi si può dire solo che le polemiche arbitrali in finale non hanno pagato. La rivalità con Milano (e con Messina, cit.) è fortissima, e probabilmente crescerà ancora nel prossimo futuro, perchè queste due squadre sono destinate a scontrarsi molto spesso ovunque: sul mercato, in Italia, in Eurolega... e quindi magari la situazione si normalizzerà.
(foto Virtus Pallacanestro)