Doppia vittoria casalinga come modo migliore per approcciare una nuova settimana di lavori, Dalmonte che supera il Covid riprendendo il ruolo lasciato per pochi giorni - e vittoria - ad Angori, e clima così sereno che non lo si vedeva da un bel po'. Certo, si è dovuto prendere l'ascensore e scendere al piano inferiore per stare tranquilli, ma intanto dai, visto come stavano le cose a metà luglio, poteva davvero andare peggio. La Fortitudo è squadra competitiva, per cosa possa competere è ancora motivo di dibattito, e vedremo quando rientrerà Davis se davvero là sotto c'è bisogno di rinforzi e, soprattutto, per quale motivo.

Sì, perchè se davvero l'idea collettiva è quella di fare un anno di transizione per aggiustare cose al di fuori del campo, e quindi i massimi risultati ed eventuale promozione non sono faccende da segnare sul calendario come obiettivo principale, allora forse la squadra va bene così. Godendo della crescita di Barbante e della carica di Cucci, dei cesti del dimensionato Aradori e via discorrendo: non fosse la Fortitudo, quindi realtà con storia, piazza e visibilità che tutti sappiamo, allora ci sarebbe di che essere tranquilli e beati. Ma basterà, per adesso?

Mantova, quindi. 3 vinte e 4 perse per i virgiliani (si dice ancora così?) che, dopo aver rinnovato dirigenza eccetera, sono tra le tante squadre che in questa A2 prima si guardano dietro e poi, casomai, davanti. Allenati da Giorgio Valli - ben conosciuto dalle nostre parti - e reduci da una sconfitta a Rimini, si affidano ai 18 di media (e 43% da 3) dell'esperto esterno Miles, oltre ai 12+9 dell'alona Ross. Poi l'antico virgulto Fortitudo Cortese, che ha già 36 anni - Santo Cielo come passa il tempo - e fa 9 di media. Qualcosa da aggiustare a rimbalzo, ma insidie che, come si suol far monito, possono arrivare un po' da tutte le parti.

Si gioca domenica, ore 17, diretta LNP Pass e Radio Nettuno Bologna Uno.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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