Rok Stipcevic (appena ritornato in Croazia) è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Per andare via ho voluto aspettare l'ufficialità della conclusione del campionato. Mi sento e mi sono sempre sentito parte della Fortitudo. Se per qualche ragione la stagione fosse ricominciata, avrei voluto farmi trovare pronto.
Lo stop? Giusto, come quella di non assegnare lo scudetto. Sarebbero mancate ancora tante partite alla fine della stagione e la prima in classifica non aveva un vantaggio tale da poter giustificare la conquista del titolo a tavolino. Ognuno di noi si aspettava questa decisione della FIP, però quando è arrivata mi ha comunque lasciato un senso di amarezza. Noi atleti, abituati a lottare e competere ogni giorno, abbiamo sempre coltivato il sogno che, in un modo o nell'altro, si sarebbe potuto ricominciare.
La mia stagione? La ritengo positiva. La squadra ha giocato un campionato al di sopra delle aspettative. Siamo sempre stati tra le prime otto, ci siamo qualificati per le Final Eight di Coppa Italia superando il primo turno e sono convinto che avremmo pure ottenuto l'accesso ai playoff. In questa Fortitudo ognuno ha dato un contributo importante al gruppo. Io sono contento di aver fatto la mia parte, aiutando Fantinelli a diventare protagonista.
Mi piacerebbe restare. Ho girato l'Europa e posso dire che la Fortitudo ha poche rivali come passione e seguito dei tifosi, ma è prematuro fare questi discorsi. Prima usciamo da questa situazione, poi valuteremo.
Gli stipendi? Ci siamo trovati in una situazione che non ci aspettavamo e in cui la persona e l'umiltà devono essere al primo posto. Ognuno deve fare un passo verso l'altro e aiutarsi. Ho parlato con il presidente Pavani che, consapevole della situazione, si è detto disposto a dare una mano. Qui alla Fortitudo non ci sono solo bravi giocatori e ottimi dirigenti, ma anche buone persone"


FOTO DI VALENTINO ORSINI/ FORTITUDO PALLACANESTRO

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