LA PRESENTAZIONE DI JULIAN GAMBLE E GIAMPAOLO RICCI
La presentazione dei due nuovi giocatori Julian Gamble e Giampaolo Ricci.
Parola a Gamble
E' una nuova esperienza, per te. "Sono nel pieno della mia carriera, nel pieno della mia maturità, ma so di dover essere anche un leader per i compagni. Voglio dimostrare sul campo di poterlo fare e di crescere"
Quale può essere il tuo ruolo nello specifico, giocare con Hunter? "Non importa tanto il ruolo, ma fare quello che la partita chiede. Non avrò problemi a giocare con Hunter, e a fare quello che viene chiesto. Sarà l'allenatore a dare le giuste indicazioni, e io sarò l'uomo che starà nel mezzo per aiutare la squadra"
Come hai trovato la Virtus, quando l'hai affrontata lo scorso anno? "Gran bell'ambiente, grande pubblico, atmosfera che ha reso tutto difficile. Ora sarà bello cercare di avere dal pubblico la stessa carica. La Virtus è un club dove tutti vorrebbero venire a giocare"
Stai seguendo i Mondiali? "Conosco Djordjevic per il mio passato in Germania e guardo la Serbia, ci sono molte squadre forti: apprezzo il basket europeo, fisico, tifo per gli USA ma non sarà facile per loro vincere la competizione"
Il derby? "Ne ho sentito molto parlare, di come ora il derby sia tornato, e i tifosi me lo hanno subito ricordato. Sono tutti molto eccitati, sarà una bella atmosfera e sarà bello giocarla a Natale con tanta gente a guardare. Sarà una esperienza emozionante, ricordo le sfide nei college tra North Carolina e Duke, o il fatto che comunque è una delle gare più interessanti in tutta Europa. Voglio vincere sia per i tifosi che per la città"
Con che modello sei cresciuto? "Kobe Bryant, ovviamente. Colpiva la sua mentalità, la sua capacità di cambiare personalità una volta entrato in campo. Il suo modo di approcciare le partite, l'istinto killer, la sua volontà di andare sempre avanti e ottenere risultati"
Parola poi a Ricci
E' uno step importante per la tua carriera. "La vivo come una opportunità, un treno che passava e che non potevo farmi scappare. Lo scorso anno è stato bello, ho dimostrato quali sono le mie possibilità e i miei margini di crescita, e ora sono qui: mettere questa maglietta è il sogno di tutto, ieri ho avuto il benvenuto in casa Virtus, qualcosa che da avversario avevo sempre visto come il top. Ho i brividi, e contento di poter cogliere questa opportunità dopo anni di sacrifici, sudore e allenamenti. Sono consapevole di avere ancora tanti margini di miglioramento, e lo scorso anno non avrei mai pensato che sarei arrivato ad un solo taglio dal giocare i Mondiali. Sono qui per lavorare, mettermi a disposizione della squadra e fare di tutto per aiutarla"
Puoi giocare in vari ruoli, ma quale è il tuo naturale? "Siamo 4 lunghi intercambiabili, possiamo giocare insieme. Io mi sento più una ala grande, ma la mia idea è di mettermi a disposizione e fare tutto quello che serve per la squadra. Una mia caratteristica è quella dell'adattamento a ogni circostanza, ho fatto anche il 5 tattico, posso poi difendere su lunghi più grossi come ce ne 'possono essere in Europa. Nasco come 4 ma faccio quello che c'è da fare, se ne parlerà in allenamento, sono a disposizione"
Il derby? "E' la partita che tutti aspettano e vogliono giocare, è la più ambita sia per i tifosi che per i giocatori. Da quando ho firmato tutti i tifosi mi hanno fatto capire quanto sia importante, sarà bella da giocare, vale più di una semplice partita, speriamo di vincere e poter regalare ai tifosi questo qualcosa in più. A parte coppa e campionato, è quasi una specie di minicampionato a due, a sè da tutto il resto. Speriamo di arrivarci pronti e di poter regalare ai tifosi prima una grande partita, poi non diciamo altro"
Con che modello sei cresciuto? "Ho sempre avuto il pallino di Nowitzki, o di Garnett, giocatori che anche per il ruolo mi hanno sempre ispirato. La voce e la presenza, l'atteggiamento cattivo di Kevin, per dire. Poi, sul reale, ho sempre visto Melli in Italia come il giocatore più pronto. Forse anche perchè coetanei l'ho visto come modello, poi avendo in questi giorni visto ed essendomi allenato con Gallinari, posso dire che sia il giocatore più forte con cui io abbia mai giocato. Bello allenarsi insieme a lui e cercare di rubargli qualcosa"
(foto Little German)