Poco da dire, sulla partita di ieri. La Virtus è partita bene e ha fatto quel che ha potuto, affidandosi a Pittman anche perchè per l’ennesima volta Fells è stato più dannoso che utile (oltretutto con un atteggiamento non molto professionale durante l'ultimo timeout. Davvero era il miglior giocatore disponibile?), e Reggio ha semplicemente aspettato. Appena per i bianconeri si è accesa la spia della riserva alla squadra di Max Menetti è bastato spingere un po’ sul gas per trovarsi a +22, e buonanotte. Con gli esterni che hanno praticamente tutti marcato visita, a parte un grande Michele Vitali, era difficile fare di più.

In ogni caso si parla di due realtà totalmente diverse. La Pallacanestro Reggiana è una grande squadra in tutto e per tutto, e se Pietro Basciano e i soci della Fondazione vorranno davvero dare seguito a quella famosa frase - la Virtus va riportata dov’era - e non lasciare che diventi lettera morta, sarà a realtà come Reggio che bisognerà ispirarsi: budget di alto livello, profondità del roster, dirigenza, capacità di programmare e di pescare giovani davvero di livello. Non manca niente, e da Bologna bisognerebbe solo armarsi di taccuino e prendere nota.

Nel frattempo - però - bisognerebbe anche non retrocedere. Dopo le partite di ieri la Virtus ha ancora alle spalle una disastrosa Capo D’Orlando, travolta a Pistoia, ed è in attesa del posticipo di stasera tra Pesaro e Torino.
La coperta resta comunque cortissima: Valli parlando in conferenza stampa l’ha detto chiaramente, siamo all’osso.
Adesso c’è la pausa del campionato, e sarebbe il momento ideale per inserire un giocatore dal mercato.
Non servirebbe la luna, ma magari un lungo che possa essere più produttivo di Cuccarolo sì, e/o un esterno italiano che possa cambiare Gaddy senza costringere Vitali e Fells a giocare fuori ruolo, in attesa del ritorno di Allan Ray, per il quale non si dovrebbe aspettare molto.
Difficilmente succederà però: con ogni probabilità si resterà così, anche perchè - secondo quanto scrive Walter Fuochi su Repubblica - nell'assemblea della Fondazione del 7 gennaio non si parlerà di mercato ma di reperire i denari per la sopravvivenza.
A questo punto bisognerà sperare che il rientro del capitano - di fatto fermo da settembre (salvo la partita con Venezia e quella a Pesaro, giocata in condizioni precarie) - possa far svoltare la stagione alla squadra. La sua leadership e i suoi punti mancano come il pane: di sicuro la prima non mancherà, per i secondi bisognerà vedere quanto tempo ci vorrà, visto il lungo stop. La Virtus si giocherà molto tra fine gennaio e metà febbraio, quando ci saranno gli scontri diretti con Capo D’Orlando, Pesaro e Caserta. Bisognerebbe cercare di arrivarci nelle condizioni migliori, per non rischiare di affondare.

(foto Serra - Virtus Pallacanestro)

VIRTUS UNDER 16, OTTIMO ESORDIO AL TORNEO BRUNA MALAGUTI
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE