Foto Luca Maggitti Di Tecco
Foto Luca Maggitti Di Tecco

Stefano Michelini è stato ospite di Sport Club su E-Tv.

Caja ha detto che la squadra è fisicamente sotto tono. “Sappiamo come è fatto. Ha detto che cercherà di portare la Fortitudo in A1 e ne ha esperienza e capacità. Il pregresso è nel dimenticatoio, ora ci sono le basi per non ricadere negli stessi errori”

Ha fatto percepire che ha preso una squadra gestita da Cagnardi in modo non entusiasmante. “Tra le righe ha parlato di una squadra che deve migliorare la propria condizione. Ma il modo di pensare degli allenatori della mia generazione è diverso rispetto a quello degli allenatori attuali: ora è molto più difficile, e bravo Caja che riesce a stare ancora a galla”

Ha detto che ha trovato Freeman sotto condizione ed una squadra disattenta. Ha anche detto che ora Gabriel difende pure. “Caja è un uomo di mondo anche se non ha fatto cinque anni di militare a Cuneo. Si sarà seduto con Gabriel per trovare un equilibrio: lui è un realizzatore ma non è mai stato un leader, non è uno che migliori i compagni. Ieri è partito con tante triple, ha lottato, ha difeso, ma ripeto, la leadership non è la sua caratteristica”

In questa squadra chi può essere un leader? “L'asse antico play-pivot, quello Fantinelli-Freeman, aggiungendo il carisma dell'allenatore. Il triangolo della Fortitudo deve essere questo”

Tu avresti preso Gabriel? “Io mi sono ritirato 16 anni fa, perchè capivo che il mio modo di pensare è diverso da quello attuale. Sono felice della mia scelta, vedo che ora allenare è difficile, la mia risposta non serve”

Da opinionista lo puoi dire. Gabriel va bene nel basket di Caja? “Intanto precisiamo che se ben ricordo Cagnardi è arrivato a squadra fatta, quindi non lo ha scelto lui. Io vedo che nelle ultime partite di Cagnardi la Fortitudo non ha mai trovato canestri in area, servirebbe un buon attaccante da uno contro uno e Gabriel non lo è. Il migliore in questo fondamentale sarebbe Sabatini che si è fatto male, forse Fantinelli, ma gli altri non lo sono”

La Virtus va male in Eurolega: di chi è la colpa? “Nelle otto sconfitte diciamo che almeno cinque sono arrivate con punteggio in equilibrio fino all'ultimo, succedeva anche l'anno scorso ma queste con Lundberg venivano vinte. C'è la problematica Clyburn, Tucker non sta dando qualità ma lui è principalmente giocatore di quantità e Morgan che va di alti e bassi. Graziulis e Cacok non hanno ancora giocato, bisogna aggiungere anche questo”

Ma è la società ad aver sbagliato acquisti o Banchi che non li sa far rendere? “Il mercato ora è sempre aperto, ci sono cambi continui, posso pensare che riuscire a trasformare Tucker in giocatore di qualità sia una impresa molto difficile. Non so come stiano Graziulis e Cacok ma ancora non sono arruolabili. Morgan avrebbe forse bisogno di stare in campo ma è adatto a quello che serve alla Virtus. Clyburn aveva già dimostrato un calo negli ultimi anni, era in squadre di grande livello in Eurolega ma non ha più la rapidità di riflessi che aveva a inizio carriera. Forse andava valutato quanto sia stato pagato in proporzione alle aspettative”

Zizic è in ripresa. “Ha una età e una struttura per cui ha bisogno di punti riferimenti importanti. Ora sta facendo vedere cose importanti, ha limiti palesi nell'aggressività perchè non è un intimidatore difensivo e quando ha la palla in post basso ha bisogno di compagni accanto. Non è facile creare situazioni attorno a lui, ma non è lui il problema di base della Virtus, quanto il fatto che i piccoli siano lontani dal rendimento che serve per essere competitivi in Eurolega”

Si perderanno molte partite in volata? “Con il lavoro si può sistemare tutto. Magari qualcuno poteva pensare che nell'ultima partita nell'angolo si sarebbe dovuto trovare Belinelli e non Pajola, ma sui social è facile dare giudizi. La Virtus ha tante problematiche di prima importanza, ma ci si può lavorare”

Chi arriverà ultimo in Eurolega? “La maglia nera non esiste. Berlino ha un progetto strepitoso dietro le spalle e arriva sempre tra le ultime. L'importante è esserci e costruire un futuro luminoso per poterci essere. Ricordiamo che l'Eurolega è una azienda privata”

Tu se fossi nella Virtus parteciperesti all'Eurolega o ad una NBA Europe? “Andrebbe fatto un calcolo economico, ma intanto la Virtus dovrebbe essere rifondata. Pensare a quali scelte fare, avere l'ok per la nuova arena e alla situazione tra i soci di maggioranza”

Clyburn gioca svogliato. “E' palesemente un problema. Pare che la Virtus lo stia cercando di mettere sul mercato, ma ha un contratto importante ed è una bella gatta da pelare. Di certo il problema esiste"

Però qui è mettere sul mercato giocatori che non vanno bene, come fossero fidanzate brutte. “Il problema va risolto nello spogliatoio, tra lui e la squadra”

Per Ataman la squadra è corta. “Lui ha fatto squadre con il decimo uomo che prendeva un milione di stipendio. Ma alla fine il bello del basket è che i soldi non fanno sempre la differenza, come dimostra Trento in serie A. E uguale in Eurolega, dove ci sono sette sorelle associate che spingono perchè le cose vadano sempre alla stessa maniera”

Tra Milano e la Virtus il problema è il salvadanaio. “Milano spende soldi e cambia il pivot tutti gli anni. E' palese che abbia mezzi in più ma Messina ha fatto tanti errori, è giusto dirlo”

Anche la Virtus spende come Parigi e lo Zalgiris, ma è ultima. “Lo Zalgiris valorizza i lituani, ha aiuti dal governo tramite Sabonis e 15mila persone alle partite. Dietro Parigi ci dovrebbe essere l'Adidas, il potere di un marchio che può andare a prendere giocatori giovani pur senza una storia dietro. A Bologna non si potrebbe accettare l'idea di una rifondazione con giocatori giovani e la prospettiva di vincere il 25% delle partite”

Con Ivanovic al posto di Banchi cosa cambierebbe? “Il modo di allenare è cambiato, il mercato sempre aperto ti illude di poter trovare sempre quello che ti serve, ma non è così. Oggi c'è bisogno di un esterno capace di giocare uno contro uno e di trovare dei falli. Servirebbe l'Hackett delle migliori condizioni o uno che lo possa sostituire”

Belinelli? “Deve fare i conti con la sua età, andrebbe utilizzato per un certo numero di minuti e con un quintetto attorno capace di farlo punire sugli scarichi”

In estate è andato via Abass, mossa deleteria. “Non sappiamo se ci siano state questioni economiche di mezzo”

Se è andato via per prendere quattrocento mila euro in più, negati per aumentare lo stipendio a Belinelli, è stato grave.“Il discorso su Abass non fa una grinza, si è iniziata la stagione con quattro veterani logori ed è stato un rischio altissimo."

Ad ogni modo, tanti non giocano più bene. "Banchi è un allenatore da palestra, a questi ritmi fatica. Lo scorso anno ci fu la scossa del post Scariolo, ora è difficile creare una migliore identità anche se qualcosa sta migliorando. L'obiettivo dei primi dieci posti in Eurolega è lontanissimo, si deve pensare al campionato, qualche domanda se la starà facendo anche Banchi”

Il video integrale della trasmissione 

 

 

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