Finisce 88-86 per la Mylena Treviglio, e la Virtus1934 saluta l'imbattibilità interna al termine di una di quelle partite che ti fanno dire che sì, il basket è bello ma crudele, crudele ma bello. Il ciclista parte forte al via, prende un discreto vantaggio, ma viene raggiunto e superato allo sprint, e resta stordito pensando "ma come ho fatto?". Cronaca.

L'inizio è di quelli troppo strani per essere veri. Bologna fa canestro, trova punti dall'asse antica Pilutti/Cantarello, e difende così bene da non permettere neppure il tiro, ai bergamaschi. Contropiedi che fioccano, 15-0 al quinto. A questo punto Treviglio fa come la Jennifer Beals di Flashdance, che dopo essersi imbalzata all'inizio del saggio chiede di rimettere la musica indietro. Coach Ciocca gira le difese, manda in panchina gli irritanti Gamba e Bocchini, e i punti in attacco gli arrivano dal riccioluto Gallea, virgolissima dopo le prime 5 uscite. La valutazione a fine quarto dice 32-1 per Bologna, ma 22-11 sul tabellone: dopo il 15-0 iniziale, l'ha messa solo Benzi.

La V34 perde lentamente il controllo della partita, concedendo rimbalzi e tanti punti all'alona Guerci, che dalla media e da sotto fa male ad un Fiasco troppo soft. 22-17, poi Cotugno comincia uno show di yin e yang, luci e ombre: due infrazioni di passi consecutive, un tecnico subito che permette a Burini di arrivare a -1, ma anche 8 punti tra cui la bomba che riossigena il punteggio e fa andare al riposo sul 35-32. Treviglio ringrazia dopo l'impatto choc e, se ogni tanto non avesse cercato di velocizzare il gioco con risultati mediocri, forse l'avrebbe già potuta girare.

Terzo quarto che diventa luogo per triple casalinghe contro difese alternate ma non sempre efficaci: Angiolini, Amoroso e Pilutti la mettono, di là c'è solo il solito Guerci, e l'unica nota negativa di una frazione dove il vantaggio si riallarga un pochino è un leggero infortunio per Angiolini. 52-43.

Poi, capita di tutto. Bocchini - che due anni aveva ben conosciuto la panca del Paladozza in un anno con maglia Castelmaggiore - comincia a riscattare un primo quarto straziante mettendo 5 punti di fila, ma Benzi trafigge la zona con 2 triple. 64-50, è la volta buona? No, perchè Treviglio ha ancora delle vite da spendere. E l'ultima è quella che la porta a fine schema, come nei vecchi videogiochi. 0-11 di parziale, Angiolini rifiata con bomba allo scadere dei 24", ma è l'ultima cosa buona. Il pressing lombardo manda in tilt la V34, Fantaccini - altra alona fino a quel momento azzerata mette il 70-70 a 1'20", Fiasco e Guerci si elidono, Burini sbaglia la tripla nella penultima azione e Amoroso la penetrazione della vittoria. Supplementare.

Dove chiaramente Treviglio ha trovato la chiave per fare sempre canestro. Pilutti ne fa 5 di fila , Benzi due liberi per il 79-77 dell'ultimo vantaggio, poi Fantaccini, Burini e Bocchini trigolleggiano da fuori. 84-88, amen? No, c'è ancora vita. Fiasco liberato sotto a 24", fallo su Gamba a 10", 0/2. Ultima azione, Angiolini liberato per la tripla: rifiuta, si butta dentro, si impicca, sirena.

Per Treviglio parlano le cifre: 45 punti negli ultimi 15' (43 nei precedenti 25'), 7/9 da 3 e 14/18 al tiro totale. Per Consolini, la cui fasciatura alla mano ha fatto pensare a problemi di spazzolone nello spogliatoio bianconero, buoni Benzi e Pilutti. Ma quando i due lunghi fanno 4 rimbalzi complessivi, qualcosa si può rivedere.

Ultima nota per l'ambiente. La squadra gioca bene, diverte, e la B1 è anche bella da vedersi per un che di autoctono ormai svanito nel basket dei tanti passaporti. A prescindere dal modo in cui questa realtà cittadina è nata, è difficile avvicinare un pubblico quasi ostile mettendo biglietti a 15 euro e non riuscendo neppure a mettere uno speaker al tavolo. Chi ci mette lavoro e sudore non si merita tutto questo.

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