La Fortitudo non è il Milan, e l'Armani Jeans non è il Liverpool: scattata sulla palla a due con un primo quarto di lustrini e pailettes, 41 a 1 di valutazione e mano fatata da tutte le parti, la Climamio si è poi vista lentamente erodere il +21 di massimo vantaggio di inizio secondo quarto, ma seguendo i dettami del "barcollo ma non mollo" riesce a chiudere 77-70 gara 1 e portarsi 1-0 nella serie. Era sembrata troppo facile, in quei primi dieci minuti: poi Milano ha dimostrato di non essere arrivata fin qui per un errore del computer, stringendosi attorno a Blair e Calabria. Ma, al momento di concludere, le triple di Smodis e Douglas - oltre a un ottimo 5/6 dalla lunetta di Belinelli - hanno fatto saltare in aria dalla gioia il pubblico F, caldo e corretto a detta dello stesso coach meneghino Lardo.

Davanti ad uno striscione in cui la Fossa decanta che il suo amore per Savic e Repesa è pari e patta, ci si accorge subito che è una finale, mica pizza e fichi: palle perse, tiri sbilenchi e possessi faticosi. A sbrogliare è poi un 2+1 di Basile, prologo di minuti fortitudini di gloria in excelsis deo. Le armi? Quelle dei tempi belli: difesa con occhi iniettati di veleno, contropiedi, spallate di Smodis e Bagaric, e triple di Douglas. Milano trova solo goccioline di Blair, e deve mettere subito in mutande Djordjevic per coprire le magagne di McCullough. Entra di tutto alla Climamio, anche un gancetto di Lorbek allo scadere: il tabellone dice 27-8, troppa grazia.

Non poteva durare, e dopo il +21 siglato da Belinelli Milano inizia a giocare a basket. E anche bene, con 3 piccoli a girare la palla meglio di quanto non fosse stato fatto prima, e con segnali di Singleton. La Climamio, vittima delle rotazioni, vede il suo vantaggio dimezzato, tra i mugugni di un pubblico che taglierebbe fino allo zero i minuti in campo di un Rombaldoni dannoso come la grandine. Non è nemmeno tutta colpa sua, invero, ma i suoi buchi neri - 3 perse in un amen - sono i più evidenti. Break biancorosso, fino a un libero di Blair che fa 36-28. Altre cifre, rispetto allo splendore iniziale: 3-30 di valutazione, 2/12 al tiro e 10 palle perse 10.

Le prime mani a non tremare, dopo ferri per tutti, sono quelle di Douglas e Rancik, e limitando la pericolosità Armani al solo Blair la Climamio risale fino al 48-33 del 25'. Ma la strada non si fa in discesa nemmeno ora: 2-12 di controparziale, e sospiri di sollievo in alito biancoblu per un 2+1 di Lorbek e per una tripla di Basile. Ancora Blair, 58-51 al 30'.

Poi, tanta sofferenza Fortitudo: Basile non ne ha più per macinarsi tutto il campo sia in attacco che in difesa, e tra mani quadrate in entrambe le squadre il punteggio non si muove. McCullough mette il suo unico ciuf per il 65-60, ma a vincerla sono i 3 punti di Douglas e Smodis. In un ultimo minuto interminabile c'è poi un recupero di Belinelli che porta ad un istant replay prima biancorosso poi tramutato in biancoblu, tanti tiri liberi e nessun vero rischio corso da Bologna.

Per chi volesse rivederla, giovedì alle 23.15 su TeleSanterno. A Bologna ne mancano due, a Milano tre.

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FORTITUDO - MILANO, GARA 1: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE