Il coach della Fortitudo Matteo Boniciolli ha presentato in conferenza stampa la partita di domani contro Treviso (ore 14.15, diretta Sky).

Ecco le sue parole: Io credo che vada fatta una valutazione sul complesso e non sul singolo episodio: a memoria non ricordo un campionato equilibrato come questo: Ravenna vince a Imola e perde con Recanati, noi veniamo da tre vinte nelle ultime quattro e giochiamo a Matera senza l'atteggiamento giusto. All'interno di un campionato dove ogni risultato è imprevedibile, come tante altre squadre non siamo risusciti a trovare la continuità che hanno Treviso e Mantova. E ci sono alcune cose da considerare: Mantova ha un buon allenatore e giocatori di grande esperienza, mentre Treviso viene da un campionato vinto e può contare su un grande allenatore. Domani giocano contro squadre che hanno vinto il campionato l'anno scorso: entrambe hanno allenatori di esperienza e un percorso di rinascita simile, fatto dallo spendere il giusto per risalire. Treviso ha vinto 4 trasferte, e in casa ha vinto di 4 contro Jesi. Noi abbiamo certezze quando giochiamo in casa: l'unica squadra che ha superato i 70 punti al Paladozza, è Legnano ed è anche quella che ne ha presi di più. Roseto ne ha segnati 65 con noi e 100 la partita dopo. Noi dobbiamo dare continuità alle prestazioni.

Cose positive da giovedì? Carraretto che cancella Okoie che ne ha fatti solo 9, e le prestazioni individuali di Raucci, che continua a crescere, e Quaglia, che ha risposto bene dopo essere stato a sedere per alcune partite. Il resto della squadra ha sbagliato l'approccio mentale alla partita. Però, mentre ad Arzignano - con tutto il rispetto - accorgersene in corso d'opera era sufficiente per rimediare, qui non si può più. Si sta ad alto livello perchè si è in grado, e in casa noi lo siamo e riusciamo a colmare la distanza che ci separa da quello che vogliamo diventare che ma non siamo ancora.

La partita di domani è importante perchè una vittoria, che è possibile, ci manterrebbe in lotta per i playoff e se dovesse arrivare una sconfitta sarà valutata in base alla prestazione. Nessuno ha detto nulla quando abbiamo perso le prime due di campionato, e invece quando giochiamo come a Trieste e Matera senza aggressività, allora scattano interventi importanti, perchè queste sono persone intelligenti che devono essere trattate come tali.

Iannilli? Dopo lo chiamerò, ci avrebbe dato una mano più l'altra sera con Ed Daniel che è andato male difensivamente. Ma per domani i lunghi sono stati allertati e offriranno una prestazione diversa da quella di giovedì. Iannilli andrà in panchina e sarà una spinta in più per i compagni, perchè dal punto di vista emozionale dà una grande mano a questo gruppo.

La squadra è altalenante? Noi non siamo altalenanti: siamo continui positivamente in casa e continui negativamente fuori casa, soprattutto nelle ultime due. Il contesto deve alzare la concentrazione. Per la pallacanestro italiana, Fortitudo-Treviso è un evento, perchè sono due squadre che hanno costituito l'architrave del basket italiano. Grazie al lavoro di tifosi e ai dirigenti, è possibile rivedere una partita di alto livello. Siamo molto simili, anche più di quello che sembra: entrambe le squadre puntano al ritorno in A1 attraverso la costruzione di un'identità di squadra e non attraverso il mercato. Noi e Treviso abbiamo la certezza che comunque andrà a finire, non avremo perso nulla in questa stagione, in termini di spesa. In un campionato così equilibrato, se avessimo vinto una partita in più, saremmo stati quinti davanti a Verona, ma con due punti in meno saremmo a due punti dall'ultimo posto. Un amico pilota mi ricorda sempre che un pilota vincente guarda sempre avanti e non nello specchietto retrovisore, e io seguo questo consiglio. Ma non basta giocare bene le partite in casa per fare un campionato significativo.

Loro hanno più sicurezze di noi perchè hanno vinto un campionato più importante del nostro e hanno vinto più gare di noi. La cosa più grave nell'alternare vittorie e sconfitte è che non appena pensavamo di avere raggiunto certezze, sono state subito messe in discussione. Solo dopo 10 giornate avremo un quadro completo e faremo una valutazione serena. Ma aver giocato come abbiamo fato contro Matera, in rapporto a come abbiamo giocato quando abbiamo vinto, ci aiuta a capire quello che dobbiamo e non dobbiamo fare. Poi tra la squadre ci sono anche quelli più duri di comprendonio, e qualche calcio nel culo servirebbe.

Io ho un attacco di colite per l'incazzatura che non so quando mi passerà. Però tutti i momenti successivi alla riunione post-gara, sono stati momenti nei quali la squadra ha molto subito quello che ho detto. Ho la certezza di allenare un gruppo di brave persone, che ha dei limiti, ma sono delle brave persone. Abbiamo voluto una squadra che possa crescere, che deve lottare in un campionato per molti nuovo e in situazioni dure. Deve passare questo genere di delusioni, visto anche cosa sta succedendo in Europa e noi stiamo parlando di basket.

Cosa si aspetta da Treviso? Ha giocato bene sei partite e mezzo, mentre noi ne abbiamo giocate bene 5 su 7. Diciamo che mi aspetto una gran bella partita, molto intensa e molto fisica nella quale le due squadre non modificheranno nulla di quanto fatto fino a questo momento. Abbiamo scelto una strada che non cambia, sia io che Pillastrini, e non può cambiare dopo una sconfitta; abbiamo l'esperienza per non farci prendere dal panico e abbiamo l'idea chiara del percorso che dobbiamo fare. Io ho l'idea chiara anche della pazienza che devo avere per arrivare all'obiettivo che ci siamo dati.

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