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(foto Virtus Segafredo Bologna)
(foto Virtus Segafredo Bologna)

Alessandro Pajola è stato sentito dal Carlino Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Scudetto? Non mi spaventa dirlo, anzi. Speriamo di vincerlo. Ma sappiamo bene che lo scudetto si conquista affrontando una partita alla volta. Vogliamo iniziare bene. Sapendo anche che il cammino sarà comunque lungo.

L'infortunio? Sono soggetto a qualche distorsione di troppo. Per questo sono sempre molto fasciato alle caviglie. Questo ha ridotto l'effetto della distorsione di domenica. Ho affrontato le terapie del caso. Sto meglio.

L'Eurolega ti impone trasferte lunghe, che tolgono forze ed energie. Ci siamo trovati in difficoltà. Quando è diventato chiaro che non avremmo più potuto aspirare a nulla, le difficoltà sono cresciute. L'atmosfera si è fatta pesante. Ci siamo parlati, confrontati. La squadra ha ritrovato equilibri e certezze. E siamo ripartiti.

Un cambio tecnico genera sempre una scintilla. Una reazione. E' stato così anche per noi. Ma, al di là del momento iniziale, Dusko ha portato un approccio e un'abitudine diverse. Quando si lavora, lo si fa sempre e solo al 100 per cento. Poi, senza rivoluzionare nulla, ha portato il suo modo di vedere la pallacanestro. Ma senza stravolgere nulla. Beli fa canestro quando esce dai blocchi? Ha continuato a farlo.

Il derby? Manca a me di più che ad altri. Per colpa del Covid ho saltato gli ultimi. Ogni tanto ci vediamo anche con i ragazzi della Fortitudo. Il derby vale tantissimo. Ricordo il primo all'Unipol Arena, in A2. Poi quello successivo al PalaDozza. Che clima."

Oggi su Rete8 qsvs (canale 81 del dtt) "Basket Land", alle ore 22.45
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