Buone feste, prima per rigoroso senso alfabetico, alla Fortitudo. Dove non ci si annoia mai, sia che le cose vadano bene sia che vadano meno bene. E ci sarebbe da capire quanto servirebbe, ogni tanto, rilassarsi prima di dire, fare (ma anche baciare, lettera, testamento) qualsiasi cosa.

Buone feste alla Virtus. Per trovare un po' di pace e di serenità è dovuta scendere al piano inferiore, e il tempo ci dirà se ne sia valsa la pena. Per ora, pur parametrato il tutto alla seconda categoria, viva Rosselli e compagnia, abbasso quelli che hanno portato la Virtus, appunto, in basso.

Buone feste a Matteo Boniciolli. Sperando che Babbo Natale non abbia sbagliato i regali: visto come il coach in questi mesi ha spesso e volentieri evidenzato la sua gastrite figlia dei problemi della squadra, il rischio è che per punizione Santa Claus venga messo a fare suicidi da qui al sei gennaio. E magari poi tesserato, al netto del suo passaporto (finlandese?)

Buone feste ad Alessandro Ramagli. La prima cosa che ha spiegato ai suoi è che dovevano convincere gli scettici a seguirli. E che la proprietà non sarebbe stata contrariata se nell'ambito del budget il settore "ginocchiere" avesse aumentato le proprie esigenze. Ma a sbucciarsele, le ginocchia, si fa sempre bella figura. E a spiegare di doverlo fare.

Buone feste a Leonardo Candi. Parafrasando Kipling (che non era un coach NBA), "se eviterai di scrivere autobiografie a 20 anni, se eviterai di firmare contratti per scarpe personalizzate, se eviterai di andare a Ballando sotto le stelle o simili, se ascolterai sempre i consigli degli esperti, tuo sarà il basket eccetera eccetera"

Buone feste a Oxilia, Penna e Pajola. Fate copia e incolla del paragrafo precedente. Con un ringraziamento a chi ha retrocesso la Virtus permettendo loro di avere spazio, e un plauso per non averlo demeritato, finora, codesto spazio.

Buone feste a Davide Lamma. Ha iniziato l'anno da dirigente-pugile, lo ha passato anche da giocatore, lo ha terminato da scrittore. A breve ci aspettiamo un disco, un film, una cattedra. Quel che conta è farlo sempre bene, e pare lui ci riesca.

Buone feste a Julio Trovato. Perdonandogli la montatura degli occhiali. Lui e tutta la dirigenza Virtus ha indovinato la squadra. Ok che si poteva fare di meglio nel contesto dei prezzi abbonamenti e simili, però ha trovato ceneri e qualcosa, invece, sta ricrescendo.

Buone feste a Stefano Mancinelli. La compagna non ha voluto andare a Sanremo. Ergo, tocca a lui portare a casa i denari per pagare le bollette. Motivo questo per rendere al meglio. Altrimenti si può sempre fare cambio: Nina in campo (magari tirerebbe meglio da 3) e lui al Festivalbar. Non esiste più il Festivalbar? Fortunello.

Buone feste a Klaudio Ndoja. Nella attesa di vederlo giocare, lo abbiamo letto. Ma dato che a Basket City un ex giocatore ora scrittore lo abbiamo già, facciamo che a breve torniamo a palleggiare e far canestro, ok?

Buone feste al PalaDozza. Chi lo costruì, nel Paleocene, dovrebbe essere ricordato tutti i giorni. Perchè pur passando gli anni resta un monumento alla funzionalità. E non è colpa sua se attorno non si può spianare Porta Lame per farne dei parcheggi. Ma, al suo interno, vince sempre.

Buone feste alla Unipol Arena. Magari ricordando, e qui si parla di affari interni, che nel palasport più grande eccetera qualche posticino in più per chi ci deve lavorare non sarebbe male trovarlo, o no?

Buone feste a Gianluca Muratori, ma anche ad Alberto Bucci. Molti borbottano perché non vedono, accanto alle attuali Fortitudo e Virtus, dei veri e propri progetti di ingrandimento, ma solo un tentare di vivere al meglio il presente in attesa di tempi migliori. Ecco, a loro (e a chi mette i denari) il compito di smentirli, anche se l'assurdo imbuto delle promozioni rende il tutto difficile.

Buone feste a Pietro Basciano. Attorno a lui gira un po' di Virtus, un po' di A2, un po' di selezione località per manifestazioni, varie ed eventuali. Che non faccia confusione, anche se di fatto non gli si può attribuire poi più di tanto il collasso e la retrocessione.

Buone feste a Justin Knox. Forse è il caso che qualcuno gli spieghi cosa è, il derby di Bologna. Altrimenti, a prenderlo come una specie di sagra di periferia, il rischio è che il palo della cuccagna glielo appoggino nel [omissis].

Buone feste a Kenny Lawson. Per quanto visto finora, ci manca solo che in questi giorni si metta a cucinar cotechini, bollir tortellini e magari, a fine pranzo, dare di aspirapolvere e lavapiatti.

Buone feste ad Andrea Tedeschi e Marco Tarozzi, uffici stampa di Fortitudo e Virtus. Loro sono da serie A, senza se e senza ma.

Buone feste a Francesco Quaglia. Ovunque farà panchina, noi saremo lì con lui.

Buone feste a Bicchiere e alla Bicchierina. Let him who hath understanding.

Buone feste agli Schiavi. Ricordate che il concetto di "diritti umani" è ormai obsoleto.

Buone feste a Noialtri. Bolognabasket esiste ancora. E lavorerà anche durante le feste, accidenti.


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