Un altro giorno è passato, e ancora non è arrivata nessuna notizia dalla FIBA. A questo punto, visti i tempi ormai strettissimi per il tesseramento dei giocatori stranieri (se si giocasse sabato sera il termine sarebbe domani alle 12), la Fortitudo 103 ha perso la pazienza e ha deciso di ricorrere al TAS di Losanna contro la Federazione internazionale, chiedendo contemporaneamente il rinvio della prima partita di campionato, in modo da non essere penalizzata dal silenzio della FIBA, il cui responso si fa attendere ormai da 19 giorni.

Per quanto riguarda invece l'escamotage di cui si è parlato in questi giorni, secondo il Carlino la conclusione a cui si è giunti - grazie anche alla mediazione della FIP - è che bisognerebbe pagare 15mila euro ma non alla FIBA, bensì a Sharon Drucker. La cosa è stata giudicata inammissibile dalla società, che non vuole correre il rischio di introdurre un elemento di preferenzialità, vietato dal diritto italiano, e magari creare un precedente che possa attirare in futuro altri creditori della Fortitudo di Sacrati.

Le modalità concrete dell'azione della società saranno illustrate oggi pomeriggio, nella conferenza stampa del presidente Massimo Mota e dell’avvocato Mattia Grassani.

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