Tornato a fare bottino dopo qualche partita storta, Matteo Montano è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio.

“Intanto vorrei dire che io ci sono sempre stato, anche quando facevo meno punti. Non ero in quel tunnel in cui mi si descriveva. So che è importante fare canestro, ma vorrei che venissero considerati anche altri aspetti come la difesa, le palle recuperate, gli assist e i rimbalzi. Ho vissuto serenamente il ritorno al ruolo di sesto uomo che mi era stato dato all’inizio della stagione. Ero consapevole che il periodo negativo in attacco sarebbe stato superato, e per questo ho tenuto sempre la mente libera. Domenica mi sentivo ancora più grinta e aggressività, e ho cercato di metterle sul parquet riuscendo poi a sbloccarmi nel secondo tempo.

Agrigento? Loro sono una bella realtà, giocano insieme da parecchi anni e nella scorsa stagione hanno raggiunto la finale dei playoff in A2. Hanno appena eliminato Mantova che aveva un roster importante. Conosco Piazza, è un grande play con tanta visione di gioco ed esperienza e, quando serve, sa portare anche punti importanti. Noi siamo carichi e preparati, abbiamo iniziato a lavorare anche sui dettagli e abbiamo ormai superato il problema trasferta. Ora abbiamo una nostra identità che portiamo ovunque andiamo a giocare. Domenica e martedì cercheremo di sbancare Agrigento.

Amoroso? E’ un ottimo ragazzo, socievole con tutti, uno da spogliatoio. Dopo il periodo difficile iniziale per via di problemi fisici ci ha fatto fare un bel salto di qualità, il suo innesto ha portato benefici a tutti perché lui è anchre un ottimo passatore e capisce bene le situazioni di gioco. E’ una arma in più. Noi alla promozione ci crediamo molto. Nello spogliatoio abbiamo attaccato come l’anno scorso una striscia con le nove partite che mancano per conquistare l’obiettivo. Abbiamo il diritto e il dovere di provarci.

Il professionismo e la laurea? Ora c’è una bella differenza, perché posso concentrarmi di più sulle cose da migliorare. Conciliare l’università con il basket a questo livello è stato difficile. E sono contento di esserci riuscito. Boniciolli lo conosco da un anno e mezzo, ha i suoi modi per spronare i giocatori, di dar loro una scossa. Io sono un ragazzo molto tranquillo e razionale, e non sono permaloso.

Il futuro? Ho contratto per un altro anno, penso a rimanere qui e a togliermi qualche soddisfazione come gruppo e per tutto il popolo Fortitudo. Il derby? Sarebbe stupendo giocarlo, una emozione unica, ma il vero derby è in serie A. E mi dispiace che, per ora, non ci siano squadre di Bologna nella massima categoria”
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(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Eternedile Bologna)

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PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE