La peggior squadra degli ultimi anni. Con una pattuglia di lunghi da serie B. Con giocatori vecchi, psicopatici e poco allenabili. Con stranieri tutti sbagliati. Con Amici che è pazzo, Italiano brutto e cattivo, Gandini che non salta, Fultz da camera iperbarica eccetera. E un allenatore inallenabile prima e svitato poi. E, alla fine, questa squadra che è ad un passo dal primo posto nel girone e, with a little help, dal rischio di primo posto assoluto. I misteri del cosmo, che forse dovrebbero far pensare che le sentenze e i commenti non sono stati poi tutti azzeccati. O che, probabilmente, per andare bene in questa A2 basta solo un minimo di continuità cercando di evitare sbandate eccessive sapendo che il 30-0 ci può essere nel tennis ma non nel basket. E che le squadre con stranieri da 20+10 non sono messe meglio di questa Fortitudo dove, se gli stranieri fanno 20+10 unendo le cifre collettive di due partite, è già da festa grande. Ecco: qualche valutazione non è stata del tutto corretta, o onesta.

E' vero anche il resto, comunque: tanta fortuna, perché se qualche tentativo allo scadere di giocatori avversari fosse andato dentro (sarebbe bastato un 50-50), ora si lotterebbe per il quarto posto e non per il primo. O se qualche squadra non si fosse ammalata di braccino al Paladozza, Piacenza per ultima. Però, se Zancanella con Danilovic, se Myers a Treviso, se eccetera, allora sarebbe stata un'altra storia. E alla fine conta il risultato finale, non come ci si è arrivati: Sanguinetti (come tanti altri) potrà accusare il canestro di essere stato insensibile e di avere un bidone dell'immondizia al posto del cuore, ma va bene lo stesso. Non dimenticando, però, che non sempre andrà bene, e che attenzione maggiore servirà. Ad oggi, comunque, il riassunto è questo: se - e sottolineo se - si vincerà a Mantova, se Trieste continuerà il suo momento critico perdendo a Montegranaro, se da Ovest arrivassero buone notizie, ci sarebbe il primo posto assoluto. E, attenzione: non sono ipotesi assurde, da far sbancare il Totobasket. Altrimenti, seconda piazza e vedremo.

Mantova, quindi. L’abbiamo seguita anche con simpatia, nei primi mesi del campionato, visto e considerato come in panchina ci fosse Davide Lamma. Anche dopo le violentissime polemiche dell’andata tra Bobby Jones e Alessandro Amici. Ma la stagione dei lombardi è stata talmente difficile da decifrare che tutto alla fine è andato a sud, con l’esonero di Lammino e i non gran risultati, comunque, del Seravalli che ne ha preso il posto. Questo mentre anche in società qualche polemica ha minato l’altrimenti canonica serenità. Mantova ha di recente chiuso una serie di 6 sconfitte consecutive vincendo contro la già retrocessa Orzinuovi, ma è comunque 4-10 nel girone di ritorno. In soldoni: non ci saranno playoff, non ci saranno playout, e il rompete le righe è certo al termine dei 40’ contro la Effe che, invece, si gioca un bel po’ di roba. Saranno quindi in infradito? Difficile: la voglia di chiudere bene in casa (dove si fa KO da 2 mesi) e la voglia di riscatto di qualche soggetto, ecco, fa pensare che se la testa sarà accesa, Mantova non sarà una passeggiata. A partire dal già citato Jones (13+8), o da quel Legion che noi conosciamo benissimo e che, ecco, è stato un Re Mida al contrario, visto come ne abbia perse molte, molte più di quante non ne abbia vinte. Curiosamente, Legion a Mantova ha cifre quasi uguali a quelle palesate nella prima parte della stagione a Bologna (13,2 fatti invece che 12,7, e percentuali relativamente in linea), con solo mezzo possesso in più a partita. Attorno, gli italiani: l’ex Virtus Moraschini (uno dei tanti che contro la Effe ha ciccato il gol vittoria), il giovane lungo Candussi (14 di media), e una truppa che chissà come andrà in campo.

(foto Fabio Pozzati - Fortitudo Bologna 103)

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BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91