Stefano Pillastrini, ex coach della Effe e attuale allenatore di Treviso, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.

Ecco le sue parole su Fortitudo-Imola: La Fortitudo ha confermato il gruppo della promozione inserendo due super americani, ma ha avuto tanti infortuni. Finora in casa ha sempre vinto e con il ritorno di Flowers e l'inserimento di Amoroso diventerà una pretendente assoluta alla vittoria finale. Imola, dal canto suo, è una squadra che non sembrava potesse disputare un campionato di vertice dopo una stagione non di primo piano in Silver. Ma ha dimostrato che veterani come Maggioli e Prato possono ancora essere competitivi per una A2 top, ha un americano di livello assoluto come Karvel Anderson, un altro buon americano come Washington, bravi giovani e un allenatore come Ticchi che sta facendo veramente bene. La sfida sarà molto equilibrata. La Fortitudo in casa vince con la difesa, Imola ha un attacco importante: difficile dire chi potrà prevalere.

Ci sarà anche il confronto in panchina tra Boniciolli e Ticchi? Matteo è cresciuto all'ombra di un grande maestro come Tanjevic, poi ha avuto sue esperienze ad alto livello ed è un eccellente allenatore. Ticchi si è fatto da solo, maturando nelle società di provincia, per poi arrivare a Rimini e al femminile. Sono due tecnici molto diversi come estrazione: è difficile confrontarli.

Tanti i protagonisti attesi sul parquet? La Fortitudo ha la grande capacità di non dare riferimenti. Quando con Treviso siamo venuti al PalaDozza Sorrentino sembrava essere in grande difficoltà ed è stato straordinario. Così come Italiano ha sfoderato la migliore prestazione stagionale. L'Aquila può inventare sempre protagonisti diversi. Mentre Imola è più definita: Anderson è la prima opzione, i veterani possono stare ai margini e salire in cattedra in qualsiasi momento della partita. Ma entrambe le squadre si devono considerare concorrenti dirette per la promozione. Treviso? Può fare un campionato di vertice.

Il confronto tra Candi e Montano da una parte e Sabatini dall'altra sarà un bello spot per il basket bolognese? E' vero. Montano è pronto per essere altamente competitivo, Candi è un giovanissimo di grande talento, mentre Sabatini, pur essendo un 1994, ha già la concretezza e la furbizia del veterano.

IL CASO SIENA: UN COMMENTO DA BOLOGNA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE