Andrea Michelori, capitano della promozione Virtus 2017, è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio in merito alla stagione bianconera.
Ecco un estratto delle sue parole.

Tutta la stagione è stata piena di alti e bassi, a un certo punto però la squadra sembrava aver conquistato una posizione consolidata.
Cosa è mancato? Un po' di difesa in più nei momenti caldi, quelli in cui bisognava stringersi. Perché quando la partita si fa calda far canestro si complica, l'unica cosa che puoi controllare è la compattezza.
Non tutto da buttare? Certo, la società può guardare avanti pensando di avere comunque una base. L'importante per il futuro sarà programmare, trovarle il mix fra talento e gregariato. Lo dice l'Eurolega, dove non si vince con l'attacco ma con i grandi giocatori che si impegnano in difesa. La stessa Virtus con la sua storia lo insegna. Ovviamente il budget influirà, ma mi sembra una società sana, in salute, ha provato quest'anno con acquisti importanti a fare il colpo subito, si è speso. Col giusto programma, negli anni potrà rientrare stabilmente tra le prime 4 d'Italia.

Il ritorno in Europa? Fondamentale. Per quello che ha fatto, per la sua storia, deve stare in quel palcoscenico, dove oggi ci sono tante squadre europee di passaggio, senza la sua tradizione e palmares. Da noi, per questioni economiche, solo Milano ha ambizioni di massimo livello, poi ogni tanto fa la squadra matta e perde. Non sono più i tempi in cui a competere erano tante società, altri anni. Speriamo di andare verso il superamento di un momento di crisi.
Alessandro Gentile scommessa vinta o persa? Se rimanesse un altro anno gli farebbe bene e potrebbe essere vinta. Invece magari farà benissimo da un'altra parte. Dire vinta ora è troppo, diciamo che per lui è stata una buona occasione e ha cercato di sfruttarla al meglio. Non un anno negativo comunque.
Cosa fa Michelori ora? Lavoro per una catena di negozi sportivi. Negli ultimi 16 anni ho viaggiato tanto, ora volevo dare più di spazio alla famiglia, alle mia voglia di godermela. Il campo? Stavolta è deciso, non gioco più.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91