KONTATTO BOLOGNA

Candi - voto 6,5 – (5pti, 2/2, 0/2, 1/3) – Attento a non rompere le uova con gambe un po’ affaticate e infortunate, prende piano piano il controllo della partita, 4 assist finali.
Nikolic - voto 5,5 – (4pti, -, 2/3, 0/4) – Fin troppo ai margini, lasciando ai compagni sia da cucinare che poi, alla fine, il posto a tavola per mangiare.
Raucci - voto 5,5 – (3pti, -, 0/1, 1/2) - Ci si mette di sbutto e tutto, contro Smith, ma il sospetto è che quel primo passo se lo sognerà anche la notte. Non la sua serata.
Mancinelli - voto 7 – (15pti. 2/2, 5/12, 1/3) - Dicci ben la verità. Tutti quei baci, abbracci, lacrime napulitane per Amoroso, e tu ti sei sentito un po’ geloso, vero? All’inizio eri arrabbiato, ma poi hai voluto far capire che tu non sarai una Ferrari, ma qualche chilometro in salita lo sai macinare pure tu. Ci abbiamo preso?
Knox - voto 6,5 – (11pti, 1/2, 5/8, -) – Tanta zona avversaria non gli permette facili rifornimenti, lui sta buono, aspetta, lotta dopo un inizio di fatiche difensive, e porta a casa la pagnotta.
Ruzzier - voto 7 – (4pti, 2/2, 1/1, 0/1) – Gli si rompa il naso ad ogni allenamento, se poi ne esce gara da un assist ogni 3 minuti (alla fine 7 in 21’). Sa dove andare a bussare.
Montano - voto 7,5 – (23pti, -, 4/5, 5/9) - Esce dalla panchina sapendo di dover guardare sia al canestro che, in caso di bisogno, anche ad un po’ di aiuto in regia. Non si scompone, e spacca la partita nel secondo tempo, segnando – come si suol dire – anche bendato, o quasi. E senza nemmeno poi esagerare una volta accortosi che l’ispirazione era buona.
Campogrande - voto 6,5 – (6pti, -, -, 2/3) - Riemerge da partite con minutaggio poco copioso, mette due triple, ci mette un po’ di difesa, missione compiuta.
Italiano - voto 6 – (5pti, 2/2, 0/3, 1/2) – Smanicato tra una tripla di buon auspicio e poi un po’ di confusione a centro area.
Gandini - voto 6 – (0pti, -, 0/1, -) - Un appoggio iniziale di quelli che fanno dire a mezzo Paladozza questo lo segnavo anche io. Non si scompone, mette un po’ di paletti in area, e tutto sommato il suo lo fa.


SHARKS ROSETO

Fultz - voto 6,5 – (12pti, -, 3/4, 2/6) – Regge bene l’urto.
Smith - voto 6,5 – (22pti, 3/3, 8/15, 1/5) – Meno invasivo di quanto le cifre (anche 6 assist) alla fine dicano.
Radonjic - voto 4,5 – (0pti, -, 0/1, 0/1) – Impalpabile.
Amoroso - voto 5 – (2pti, -, 1/4, 0/2) – Sarà la nostalgia, sarà l’emozione, ma cicca la giornata.
Sherrod - voto 7 – (19pti, 2/3, 7/10 1/1) – Salta e corre con anche buona mano.
Mei - voto 6 – (5pti, -, 1/3, 1/4) – Parte bene, arriva meno bene.
Casagrande - voto 6,5 – (7pti, 1/2, 0/1, 2/2) – Pochi tocchi, buone percentuali.
Fattori - voto 5,5 – (2pti, -, 1/1, 0/2) – Ci prova con i pettorali.
Paci - voto 5,5 – Non si nota.




VERBA MANENT

Boniciolli - Candi infortunato senza contatto alla caviglia, e senza la sua presenza non avremmo mai vinto. E un giocatore che 24 ore fa aveva il setto nasale spostato e una frattura scomposta. Senza voler fare il libro Cuore, qualsiasi allenatore senza una società e una struttura come questa non sarebbe andato da nessuna parte. Per cui i protagonisti sono loro, i medici, Villalba. Vittoria di grande importanza psicologica: ieri all’ultimo secondo dell’allenamento Ruzzier era a terra sanguinante, e tutti noi, compreso io che ieri pomeriggio ero in trance, ci siamo chiesti cosa potevamo fare. Uscire da questa sorta di choc emotivo per l’ennesimo infortunio assolutamente irreale, e giocare in maniera cosi solida in difesa è grande, perché Roseto di punti ne fa tanti. Oggi in dieci hanno giocato almeno dieci minuti, così da salvare energie per la prossima fondamentale trasferta. E tenere Roseto in questo modo, azzeccando la difesa su Amoroso, tenendo Smith sotto media, abbiamo vinto dietro una gara giocata davanti bene a sprazzi, senza mai la forza di chiuderla. Siamo energici, entusiasti, ci passiamo la palla volentieri e attacchiamo la zona anche se non la studiamo in settimana, ma non la chiudiamo, e su questo dobbiamo lavorare, continuando di stare tutti assieme e che la sfiga sia finita. Sottolineo un dato: in questo momento siamo dietro alle due capolista e assieme a squadre di valore. Ma delle ultime sette partite, considerando anche quella di Piacenza, ne abbiamo fatte due in casa e cinque fuori. Se così siamo alti in classifica, ricordando la fatica fuori casa dell’anno scorso, vuol dire che male non stiamo andando, e che poi al ritorno le cose cambieranno. La Virtus, ad esempio, avrà molte gare importanti in trasferta. Il calendario è equilibrato sul lungo periodo, ma non sul breve. Allora sono contento, domani ci alleniamo: l’anno scorso lo sprint finale per arrivare ai playoff lo abbiamo costruito durante le Final Eight di Coppa Italia. Non ci dovessimo andare (specie considerando chi mi dice che aver vinto la Supercoppa non conta una sega) lavoreramo. Se ci andremo, sarà una occasione e una vetrina per i nostri ragazzi. Comunque, cadremo bene. La loro zona? Roseto legge i giornali, legge di analisti che dicono male di chi non allena la zona. Poi è normale che una squadra non profondissima, che ci ha visto magari far male contro Imola, avrebbe cercato di spezzarci il ritmo sulla tattica più che sulla tecnica. Bravi però noi ad attaccarla, bravo Montano, ma non dimentichiamo le due triple di Campogrande quando non facevamo canestro. Abbiamo giocato con tre piccoli, con un’ala piccola di due metri, con Raucci a lavorare su Smith. E quando un allenatore vede che almeno dieci giocatori hanno giocato dieci minuti, sa che tutti hanno contribuito alla vittoria, e in tre partite ravvvicinate di cui due in trasferta aver distribuito i minuti è cosa buona. Mi auguro quindi che anche le prossime squadre ci difendano a zona, così da poter continuare le discussioni su questo annoso tema. Ho tre miei colleghi, il coach di Capo D’Orlando, di Ravenna e di Roseto, e a questi invidio la pacatezza di fronte al mio essere agitato. Vedere Di Paolantonio allenare così bene giocatori non facili, mi fa pensare che il merito sia prima di tutto suo, ma mi fa piacere aver lavorato con loro in passato. Hanno studiato dopo stagioni difficili, superando le incazzature dei capi allenatori, e mi dispiace solo di non aver fatto regali a Di Paolantonio oggi che era il suo compleanno.

Montano - Ero concentrato, carico, ho aspettato la partita e mi sono sbloccato all’inizio con la difesa. Smith era un avversario molto forte, era compito mio e di Raucci non metterlo in ritmo, e ho cercato di entrare in partita così aspettando poi i miei tiri. Sono entrati, è andata così, ma la cosa fondamentale è stata la concetrazione, stare forte in ifesa perché è quello che io devo fare per giocare e perché serve alla squadra. Maggiore pressione? Ci sono aspettative diverse, lo leggiamo e lo dicono tutti, anche per il ricordo di come abbiamo chiuso l’anno scorso pensando a quella Fortitudo. Su questa ci possono essere dei dubbi, ci possono essere maggiori aspettative, ma questo non influisce su quello che facciamo, anzi potrebbe essere una carica in più per raggiungere obiettivi importanti. Giocare così nel derby? E’ banale, ma preferirei fare virgola e vincere, intanto comunque pensiamo alle prossime partite e magari ad ottenere la qualificazione alle Final Eight. Poi una dedica a Ruzzier, lo scontro ieri è stato con me, involontario: ieri si è operato, oggi era in campo e ha fatto una gran partita. Sono contento, ieri ero veramente dispiaciuto, e ci tenevo che oggi ci fosse quando era in dubbio. E’ stato eroico.

Il video delle interviste post-partita, realizzato da Laura Tommasini di Sportpress


GIOVEDÌ 22 DICEMBRE FORTITUDO IN AMICHEVOLE A SIENA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE