Menetti, "Aver confermato allenatore e progetto tecnico è la chiave dei risultati Virtus"
Max Menetti è stato sentito da Luca Aquino per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.
"Credo che la continuità avuta nel confermare l’allenatore e il suo progetto tecnico sia stata la chiave dei risultati Virtus. Una piccola percentuale, sottolineata anche da Ivanovic, la darei all’effetto PalaDozza che conosco bene anche io avendo vinto lì il primo trofeo nella storia della Pallacanestro Reggian».
Mi piace molto la qualità degli esterni, elevata da un giocatore come Edwards, e il merito di Ivanovic è aver dato gerarchie molto precise. Nelle due modalità, con e senza Edwards, non fanno confusione: se c’è lui si gioca in un certo modo per farlo finalizzare, senza di lui vanno di movimento passandosi la palla, cosa che il gruppo ha digerito ed è ben chiara
Edwards è un colpo straordinario, a mio parere il giocatore che più cambia le partite insieme a Francisco dello Zalgiris. La mossa di optare per una trazione anteriore è vincente e tiene la Virtus agganciata alla zona play-in, l’obiettivo di tutte le squadre di quella fascia.
Smailagic? È puro in tutte le sue cose, questa è la sua bellezza. Ha un talento incredibile, può farti tre giocate vincenti in un minuto poi deluderti immediatamente con qualcosa di meno consistente. Quando troverà continuità a tutto tondo e raggiungerà la piena maturità, perché è ancora giovane, sarà un giocatore devastante. Bisogna avere la pazienza di tollerare l’errore, in gara 5 di finale dello scorso anno ha avuto una partita molto difficile, poi l’ha dominata negli ultimi due minuti.
Le dimissioni di Messina e Obradovic? Oggi l’orizzonte temporale di un allenatore non va più in là di due stagioni. Ci stiamo avvicinando alla mentalità americana per il gioco e l’approccio verso i giocatori e invece stiamo andando da un’altra parte per la posizione dell’allenatore irrigidendo le pressioni europee. I loro sono stati cicli molto lunghi, ma anche in passato avevano parlato di una pallacanestro diversa nella gestione dei giocatori, non esistono più gli allenamenti, si fa gestione delle energie e delle risorse umane all’interno dei gruppi. Di certo sono due uscite contemporanee che hanno fatto molto scalpore"