(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Attilio Caja è stato ospite di Sport Club su E-Tv.

Cosa non va? La squadra l'hai costruita tu, anche se ci sono stati infortunati. “A volte si hanno delle idee, un range di valutazioni, e la forbice può avere punti più alti o più bassi. Tutti abbiamo sottovalutato il fatto di aver cambiato 10 giocatori, e l'unico rimasto è come se fosse nuovo anche lui. Il precampionato e qualche partita di campionato ce lo aveva fatto dimenticare, poi con gli infortuni nel settore lunghi la squadra non si è potuta preparare come previsto. Qualche battuta d'arresto inaspettata, ma io sono molto contento dei giocatori che abbiamo; poi quando si fa la squadra ci si confronta sempre con il mercato, cerchi giocatori che magari hanno appena firmato altrove, o la concorrenza. Solo l'allenatore della Nazionale può prendere chi preferisce. Poi i giocatori devono incastrarsi tra di loro: c'è chi lo fa più o meno in fretta, o più o meno bene. Questo spiega questo up and down”

Morgillo firmerà? “Non penso sia la panacea dei nostri problemi”

Tu l'hai chiesto? “No. Il suo agente è stato informato che Cremona aveva fatto altre scelte, lo ha messo sul mercato, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni”

Ne chiederai altri? “Fossi convinto di un giocatore che ci desse la possibilità di fare passi avanti sì, ma ora devo pensare a far crescere quelli che abbiamo, questo è il mio compito. Quando chi abbiamo in organico crescerà, quando migliorerà Anumba che è appena tornato, quando vedremo il momento del ritorno di Mazzola, allora rivedremo le cose e capiremo se ci saranno cose importanti da aggiungere, anche perchè non penso che la società si metterà problemi a farlo. Ma adesso pensiamo ai presenti”

Nessuno si aspettava 6-0, ma nemmeno così tanti infortunati negli stessi ruoli. Però sul mercato è arrivato Imbrò. “In quel momento era il migliore sul mercato; non ce ne erano, in 5 o in 4, nè di liberi nè di utili, allora abbiamo potenziato altrove. Abbiamo Sarto che faceva la riserva a Rieti, mettergli accanto qualcuno poteva dargli una mano per togliergli qualche responsabilità, e io sono sicuro che lui in un po' di tempo diventerà un buon giocatore da A1. Però ora ha bisogno di aiuto, e non avendo lunghi abbiamo pensato a cercare migliori percentuali da fuori. Cosa che non è però finora avvenuta”

Sei soddisfatto del bilancio attuale, e di quanto stai vedendo in allenamento? “Sono soddisfatto di quanto vedo, ma non ho più l'età per accontentarmi dato che poi bisogna vincere le partite. Non siamo ancora riusciti a performare bene, vedo la giusta abnegazione ma tutti, io compreso, dobbiamo fare meglio. Per noi è imprescindibile fare un gioco più veloce e a tutto campo, transizione e contropiede, ma per questo serve una buona condizione fisica, che ora non abbiamo. Non c'è un grande gioco dentro l'area, nè di uno contro uno, e dipendiamo molto dal tiro da 3 punti. Cosa che non va bene, e allora ecco che serve correre. Per tutto quello che ci è successo siamo riusciti a farlo a momenti, arrivando ad essere la prima squadra come punti realizzati grazie ai tanti possessi; ora le cose sono cambiate, ma ricordo che abbiamo giocatori alle prime responsabilità vere in carriera, altri che vanno riattivati, altro che in A1 non erano prime punte e vanno ricalibrati. Dobbiamo fare meglio, lo spero, ma non sono sorpreso da queste attuali difficoltà nell'essere continui"

Chi è che non ha capito cosa significhi giocare a Bologna? Qualcuno che subisce il fattore Paladozza? “E' un concetto generale, non è solo Paladozza ma anche in trasferta: dobbiamo dare il massimo, ed è stata una frase fatta, un voler ricordare il concetto. Anche ieri c'era tanta gente a Cremona, tanti che ci hanno seguito da tv e radio, noi dobbiamo essere sempre performanti per loro. A volte ci si riesce, ieri abbiamo avuto una buona reazione dopo l'intervallo toccando certe corde, ma ho giocatori alle prime volte su questo palcoscenico. Dobbiamo crescere tutti”

Cosa manca a Imbrò? “Un po' tutto, non giocava da aprile e ha fatto un precampionato ai margini. Gli manca la cazzimma, l'agonismo: caratterialmente puoi migliorare ma non stravolgerti, ora stiamo cercando di farlo giocare da tiratore puro anche se non è la sua specialità, ma ha una grande mano. Mi è successo che scalando giocatori di un ruolo ci sono state svolte positive, io sono convinto che lui abbia le giuste qualità e non penso, dopo un mese, che sia stata una scommessa persa. Oggi non va bene, ma mancano ancora tanti mesi, e un giocatore in una partita può cambiare il suo percorso. Capisco che dirlo adesso è come andare contromano in autostrada, io lo stimolo di continuo, vediamo cosa sarà”

Si sta giocando male. “Non ci vuole Einstein per capirlo. Abbiamo Moretti in 5 che non è un giocatore di post basso, l'anno scorso in quel ruolo c'erano Freeman e Fantinelli, ora è rimasto Fantinelli che non riesce a fare le sue giocate. Adesso abbiamo tiratori che non riescono però a fare canestro, Della Rosa è uno che può segnare, Sarto è un tiratore, Imbrò anche, Mazzola stava tirando poco ma con buone percentuali"

Tu ci hai messo la faccia, tanti hanno accettato questo roster perchè lo hai scelto tu. La A1 è ancora raggiungibile o il progetto si realizzerà la prossima stagione? “Parlare di A1 ora sarebbe presuntuoso, fumo negli occhi. Abbiamo cambiato tutti i giocatori, qualcuno potrà essere utile in prospettiva, e io lavoro sul quotidiano senza pensare al conservare il mio posto di lavoro. Non andassero bene le cose, a fine stagione sarei il primo a farmi da parte restando sempre grato alla famiglia Tedeschi di avermi dato questa possibilità, di giocare davanti ad un pubblico che mi ha fatto emozionare e in una piazza dove si conosce il basket. So che ci sono giocatori futuribili, e so che l'anno scorso si era chiuso un ciclo, poi magari prendi un giocatore che ritieni valga 7, ma è una forbice che va dal 6 all'8: con Ogden e Freeman abbiamo toccato l'8, a volte non succede. Ripeto, solo l'allenatore della Nazionale prende chi vuole, gli altri hanno tutti dei paletti, e non è colpa di nessuno. Abbiamo fatto offerte più che buone a giocatori che non sono venuti, io sono contento di chi c'è. Poi guardo i pronostici di inizio stagione di vari siti: nessuno ci dava per favoriti”

Chi è che avresti voluto e non è arrivato? “Nessuno che avrebbe davvero cambiato il volto della squadra. Forse prendendo due o tre nomi tutti assieme ci stava, ma singolarmente no”

Potessi sostituire a gettone Benvenuti e Mazzola, chi prenderesti, anche solo per gioco? “Due anni fa a Cremona c'era Vincini, ora è a Sassari in serie A. Ci sono pochi giocatori, chi ha qualche qualità va al piano superiore. Anche a livello giovanile i lunghi sono tutti stranieri”

Davvero non sai la situazione di Mazzola? “Domani ha una ultima visita, spero sia l'ultima, poi vedremo. All'inizio ha avuto fastidi gestibili al ginocchio, ma riusciva comunque a giocare. Contro Scafati ha preso un colpo che non pareva rilevante, tanto che aveva ripreso ad allenarsi. C'è stato successivamente un problema muscolare e, risolto, gli è tornato quello al ginocchio. Speriamo che la visita di domani sia definitiva”

Ma parliamo di settimane, non di mesi. “Spero si parli di una decina di giorni, sarei sorpreso del contrario. Ma non faccio il medico”

Comunque cercate sul mercato giocatori potenzialmente da quintetto. “Se dici di prendere un giocatore da 10' dopo due vittorie sono tutti contenti, ma se dici di prendere Morgillo dopo due sconfitte è chiaro che non risolvi il problema. Dobbiamo crescere noi. Due anni fa avevamo titolari da 30-35' che giocavano bene, la panchina dava una mano ma erano i titolari che facevano la differenza: se questi performano, dei cambi non c'è tanto bisogno”

Qualche tifoso Fortitudo dice di non poterne più. “Di cosa non se ne può più? Di stare in A2? Io vedo gente che partecipa, che ci segue, ed è chiaro che tutti vorrebbero il meglio ma siamo tutti dispiaciuti. Io ringrazierò sempre i tifosi, ma ci sono gli avversari, le annate che vanno in un certo modo”

Il video della trasmissione

 

 

 

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