History repeating, cantava Shirley Bassey una ventina di anni fa. La storia si ripete con la gara 1 di quest’anno che è come gara 1 dell’anno scorso, con la Fortitudo che porta a casa una roba quasi eroica, per come era stata prima gestita, poi evaporata, e alla fine recuperata fino alla chiusura. Subendo l’incredibile a rimbalzo (41-23), subendo il doppio o quasi dei liberi (39-20), ma trovando sempre e comunque qualcosa in più, il minimo indispensabile, per mettere in silenzio Treviso. Ed è 1-0.

Si parte con prevedibile tensione, attacchi spuntati e difficoltà degli attacchi di circumnavigare le difese. Ci sono perse che sono più recuperi che non perse, un primo assalto locale (13-8), poi il ribaltamento delle panchine che porta i Pilla’s ad essere discretamente fallosi e a regalare liberi su liberi a Bologna. Che ringrazia, pur evirandone qualcuno, e in una messe di assalti al ferro scalcinati da entrambe le parti (non si tocca il 30% collettivo a fine primo quarto) la F chiude avanti 15-14.

A metà tra la eccellente difesa bolognese e l’inguardabile attacco degli ospitanti, la Fortitudo ha tratti in cui potrebbe anche provare a scappare, ringraziando soprattutto un Mancinelli che fa canestro come se non sapesse di cosa si stia parlando. 26-18 di massimo vantaggio, poi Treviso si appropinqua, prova a pareggiare, ma c’è sempre troppa approssimazione – e gran lavoro dietro fortitudino – e Bologna rifiata. Basta infatti far la voce grossa a metà campo per recuperar bocce e tornare a +8. Legion prova anche la doppia cifra di scarto, cicca, ma è 37-29 al 20’.

E’ faticosissimo arginare il mare, e al ritorno in campo la Fortitudo non riesce a difendere più allo stesso modo. Si dovrebbe tenere la guardia altissima, ma un po’ Perry, un po’ Moretti, e Treviso ritrova quei punti di riferimento che prima erano mancati. Bologna continua a tenersi in linea di galleggiamento davanti, ma dietro si soffre: dal 45-37 del 24’ l’otre di Eolo si apre, e il vantaggio vola via, con solo due liberi di Candi, nell’ultima azione o quasi, a tenere la F in equilibrio, comunque sotto 55-54 al 30’.

Persa la garanzia della difesa e finita a -6, la Fortitudo deve per forza di cose tornare a far canestro, con la sveglia che arriva da Legion e nuovo sorpasso al 35’ (66-65) che, comunque, garantisce un finale allo sprint. E’ un continuo batti e ribatti, con la Fortitudo che perde Ruzzier e Candi per falli, ma che sfrutta il quinto di Ancellotti per andare a foraggiare generosamente Knox. Arriva perfino il primo rimbalzo offensivo fortitudino della partita, a 45” dalla fine, ma tra un ferro e l’altro c’è un fallo sciocco di Fantinelli su Legion a 6”: +1, e sull’azione successiva Moretti non va. 1-0, come l’anno scorso, e chissà che sarà.


(Foto di Fabio Pozzati)

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