Virtus, la roadmap del futuro tracciata dal presidente Zanetti

Il ricevimento ufficiale in Comune - dove il sindaco Lepore ha premiato la Virtus Campione d'Italia - è stato l'ultimo atto della stagione 2024/25. Da oggi scatta il "rompete le righe" e si inizia a pensare alla prossima stagione.
A Palazzo D'Accursio il presidente Zanetti ha parlato con la stampa presente ed ha spaziato a tutto tondo, toccando vari argomenti.

Questa è - in sintesi - la roadmap del futuro bianconero.

SQUADRA
La parola d'ordine è ringiovanire. Vista la stagione più lunga - ieri è arrivata l'ufficialità della licenza triennale in Eurolega e del girone unico da 38 partite - verrà allestito un roster lungo "giovane, forte e atletico". L'ultima parola su ogni scelta ce l'avrà Dusko Ivanovic, che ha piena fiducia e sta già lavorando da un paio di mesi. Zanetti, in ogni caso, ha preannunciato il rinnovo di Brandon Taylor e spiegato non si ripeterà quanto visto l'anno scorso, con il roster annunciato tutto insieme il 20 luglio.

BUDGET
Ancora non è stato ufficializzato. In ogni caso Zanetti ha spiegato di essere in dirittura d'arrivo con lo sponsor (o uno degli) che sostituirà Segafredo sulle canotte bianconere.

DIRIGENZA
Confermata quella attuale. Nessun cambiamento, pochi ma buoni.

PALASPORT
Partiti in settimana i lavori di demolizione del padiglione 35, mercoledì 25 ci sarà la posa della prima pietra, alla presenza del Sindaco e di Massimo Zanetti. L'obiettivo è avere la nuova Arena da 11500 operativa per novembre 2026, in occasione della Coppa Davis. Il costo totale - stima il Corriere di Bologna - si aggirerà sui 60 milioni di euro, e il naming potrebbe essere Unipol. La Virtus in ogni caso non parteciperà ai costi di costruzione, ma firmerà un contratto d'affitto ventennale.

FUTURO SOCIETARIO
Massimo Zanetti è tornato l'unico proprietario della Virtus, e per ora si va avanti così. Il patron ha ribadito di voler restare in sella fino alla consegna del nuovo palasport. Si resta però aperti a ingressi di nuovi potenziali soci. O per la vendita dell'intera società - cosa che nelle idee di Zanetti dovrà in ogni caso avvenire entro un paio d'anni - oppure per una quota di minoranza. In quest'ultimo caso la gestione operativa resterà di Zanetti, per evitare confusione. Per ora non ci sono state proposte, l'unico che mi ha aiutato è stato Carlo Gherardi.